Nuova impresa per Marco Confortola che conquista la vetta del Makalu

Nel primo pomeriggio ha raggiunto la vetta della montagna nepalese del Makalu, a 8.463 metri di altezza di FULVIO D'ERI

Marco Confortola

Marco Confortola

Santa Caterina Valfurva (Sondrio), 23 maggio 2016 - Marco Confortola «pianta» la sua bandierina in vetta al Makalu. Il Selvadek di Santa Caterina Valfurva e l’amico di cordata Marco Camandona hanno raggiunto nel primo pomeriggio di lunedì la vetta della montagna nepalese del Makalu, a 8.463 metri di altezza. Impresa, l’ennesima, per l’alpinista dell’Alta Valtellina che, salendo sul Makalu e cioè sulla 5^ montagna più alta della terra, ha «conquistato» il suo nono ottomila dimostrando di avere grinta, carattere da vendere e indubbie doti di alpinista di razza assoluta.

Che l’attacco alla vetta della montagna nepalese fosse imminente lo si era capito domenica quando i due alpinisti hanno informato tutti, anche attraverso i canali social e FB in primis, di aver raggiunto, non senza qualche difficoltà dovuta al forte vento presente in quota, l’ultimo campo prima dell’ascesa conclusiva posto a 7500 metri di altezza. Dopo una lunga marcia nella neve fresca, uno strato dell’altezza di 30 centimetri, Marco Confortola e Marco Camandona sono giunti in vetta nel primissimo pomeriggio. I due scalatori sono saliti senza l'ausilio di ossigeno supplementare e senza l'utilizzo di portatori di alta quota.

Se per l’alpinista valdostano questo è stato il suo 7° ottomila, per quello valtellinese di Santa Caterina è stato addirittura il 9° ottomila conquistato. Ed ora per fare en plein, scalare cioè tutti e 14 gli ottomila del mondo, a Marco mancano 5 «sole» vette. Ma siamo certi che questo non rappresenti per lui un’ossessione ma un piacevole traguardo da raggiungere col tempo. Un giorno dopo aver «spento» le sue prime 45 candeline, il Selvadek è nato infatti il 22 giugno, e «aver ascoltato il mio compagno di cordata cantarmi l’happy birthday», come ha ricordato domenica su FB, Marco ha raggiunto il Makalu, un altro traguardo importante della sua lunga storia sopra quota 8000.