Montagna in Valtellina, gattina seviziata con un bastone

Secondo caso di maltrattamenti in zona, l'Enpa di Sondrio sporgerà denuncia contro ignoti

Un gattino

Un gattino

Montagna in valtellina, 30 luglio 2015 - La veterinaria che l’ha visitata ha spiegato che il dolore provato la segnerà per sempre: ora ha il terrore negli occhi, una paura profonda nei confronti di qualunque essere umano. Sarebbe strano il contrario considerato quello che la micia rossa, tigrata, di appena un anno, ha dovuto sopportare.

«L’altra sera, rincasando, i padroni della gatta, residenti a Montagna in Valtellina, hanno notato che dal didietro le usciva un rametto di 5 centimetri – racconta Sara Plozza, presidente della sezione sondriese di Enpa l’Ente nazionale protezione animali – . Ingenuamente, i padroni hanno pensato che il problema il gatto se lo fosse auto procurato da solo, cadendo malamente da un albero. Ma è assai difficile che un felino, vista la notoria agilità, cada malamente e, soprattutto, che un bastoncino si conficchi proprio in quel punto, in quel modo e quella profondità». Il ramoscello lungo complessivamente 10 centimetri, è penetrato per i restanti 5 centimetri nell’intestino dell’animale, provocando diverse ferite: «Chi ha compiuto la sadica operazione – prosegue Sara Plozza – sapeva bene quello che faceva e ci ha anche impiegato del tempo. Ha dovuto immobilizzare l’animale, cosa non semplice. Quasi sicuramente ad agire è stata più di una persona. Vorremmo ricordare a questi soggetti che per atti del genere si ricade nell’ambito penale, è un reato».

Ora l’Enpa sporgerà denuncia contro ignoti, come nel caso del gatto impallinato a Ponte in Valtellina. Perché non è la prima volta che, in Valle, si verificano casi di maltrattamenti sugli animali domestici. Ma differentemente da quest’altro episodio, che riguarda un felico che è stato colpito da una pallottola nell’occhio, la gattina deve aver provato un dolore prolungato e soffrirà anche nel corso della guarigione che, seppur lenta, ha assicurato la veterinaria, non dovrebbe presentare particolari intoppi: «Come l’esemplare di Ponte, anche la gattina di Montagna è tranquilla, pulita, sterilizzata, docile e rincasa per i pasti. Nessuna violazione delle regole di buon vicinato che, comunque, non giustificherebbe il gesto».

Anche se decisamente meno gravi dei due ultimi accadimenti, sono tante le segnalazioni di maltrattamenti di animali d’affezione che costringono le guardie zoofile dell’Enpa provinciale a intervenire: «Si tratta di circa cento uscite l’anno, davvero troppe», conclude Plozza.