Grosotto, il papà al funerale di Veronica: «Quel disagio era annunciato. C’è stata troppa disattenzione»

Giancarlo Balsamo parla dall’altare: "Nessuno ha il diritto di rubare la vita a un'altra persona. Il male genera soltanto altro male e c'è stata troppa indifferenza e mancanza d'amore"

Al centro i genitori di Veronica Balsamo

Al centro i genitori di Veronica Balsamo

Grosio (Sondrio), 19 novembre 2014 - «In questa prova bruttissima voglio ringraziare chi in questi mesi ci ha dato sostegno. Ciò che è successo è sgradevole, è una tragedia, nessuna persona ha il diritto di rubare la vita ad un’altra, in questo modo sopratutto. Il male genera soltanto male. Troppa indifferenza, mancanza d’amore, di compassione, non c’è stata responsabilità ma disattenzione verso un disagio annunciato. E ora ci troviamo qui con il cuore straziato».

Parla dall’altare della piccola ma gremita chiesa di Tiolo, a Grosio, Giancarlo Balsamo, un padre che, contro natura, ha dovuto dire addio alla figlia di 23 anni, una vita intera ancora davanti ma interrotta la notte del 23 agosto scorso in un piccolo dirupo di Roncale, a Grosotto. Una morte ancor più inaccettabile per due genitori distrutti dal dolore, eppure composti, perché sulla fine di Veronica c’è l’ombra di un omicidio di cui è accusato l’amico Emanuele Casula.

Ieri pomeriggio, sotto un timido sole di novembre, dopo 85 giorni di attesa, mamma Sonia Della Valle e il marito Giancarlo, insieme a parenti, amici e una comunità intera, hanno potuto finalmente dire addio con le parole giuste, le preghiere dovute e il silenzio composto, a Veronica, tornata per sempre a Tiolo, il suo paese natio e dove riposerà nel piccolo cimitero circondato dalle montagne.

Durante i funerali celebrati dal parroco di Tiolo don Stefano Garavatti, coadiuvato da don Pierino Robustelli, ex parroco di Grosotto e don Gianfranco Ciaponi, parroco dell’ospedale Morelli di Sondalo, una folla commossa ha salutato la giovane cameriera, entrata nel cuore di tanti in vita e nel cuore di molti altri dopo, quando i suoi occhi, seppur sconosciuti, sono diventati quelli di un’amica a cui avremmo voluto bene. E tanti i giovani presenti ieri pomeriggio: amici, coscritti, ex compagni di classe, che a modo loro hanno voluto salutare la loro amica. Con palloncini bianchi, fiori e la vicinanza ai genitori della 23enne.

Giancarlo Balsamo, alla fine della cerimonia funebre, dall’altare, ha avuto anche parole di vicinanza ai familiari di Gianmario Lucchini, il chierichetto 32enne di Grosotto, aggredito ferocemente la stessa notte in cui Veronica è stata trovata senza vita.

La bara bianca ricoperta da girasoli, il fiore preferito della giovane 23enne, ha infine raggiunto il piccolo camposanto di Tiolo. Una cinquantina di lapidi dove riposano soprattutto nonni, genitori, familiari mancati, dai capelli bianchi e dalle rughe scavate di chi, una vita, buona o amara che sia, l’ha vissuta. Da ieri ci sono girasoli, e due occhi di 23 anni che ora riposano in pace.