Tradito da un’immersione nel Mar Rosso, l'ultimo saluto al barman di Livigno

«Luca, come vedi ci siamo tutti». Il messaggio di uno dei tanti amici che ieri, in una giornata già invernale, hanno voluto essere presenti per l’ultimo saluto a Luca Barosio

Luca Barosio, dietro al bancone del suo pub

Luca Barosio, dietro al bancone del suo pub

Livigno, 24 ottobre 2014 - «Luca, come vedi ci siamo tutti». Il messaggio di uno dei tanti amici che ieri, in una giornata già invernale, hanno voluto essere presenti per l’ultimo saluto a Luca Barosio, il gestore del noto locale Daphne’s Pub morto durante un’immersione nel Mar Rosso, è stato il momento più toccante dei funerali che sono stati celebrati ieri pomeriggio a Livigno.

«Non venivamo da te solo per farci spillare una birra - ha detto rivolgendosi all’amico tragicamente scomparso - perché il tuo pub era una casa». In tanti dentro e fuori dalla chiesa di Santa Maria Nascente si sono stretti attorno al 41enne originario di La Spezia che da anni si era ormai trasferito stabilmente a Livigno. C’erano gli amici di sempre, che non hanno mai smesso di frequentare Luca, sub per passione.

C’erano livignaschi di ogni età, profondamente toccati dalla morte del giovane barista, avvenuta poco più di una settimana fa mentre stava trascorrendo qualche giorno di vacanza. Ad abbracciare Luca sono arrivati persino dal Belgio e dalla Danimarca. Clienti che negli anni sono diventati amici. «L’ultima volta che ti ho visto mi hai detto di fare il bravo», è stato uno dei passaggi più significativi del saluto rivolto al giovane sub. «Ora sono io che ti chiedo di darci la forza di continuare».