Risparmio fiscale: buone notizie per i frontalieri

Il senatore Del Barba: "Si arriva anche a decine di migliaia di euro a lavoratore"

Frontalieri Italia-Svizzera (Cusa)

Frontalieri Italia-Svizzera (Cusa)

Tirano, 3 dicembre 2016 - Novità e risparmi in vista per i frontalieri: il Senato ha, infatti, approvato questa settimana il decreto legge 193/2016 relativo a misure urgenti in materia fiscale. «Il decreto fiscale contiene novità importanti per i lavoratori e i pensionati frontalieri - afferma il senatore Mauro Del Barba, relatore del decreto - . Nel provvedimento è presente la riapertura di una nuova finestra di voluntary disclosure, la pratica di collaborazione volontaria del cittadino rivolta a fare emergere redditi e attività finanziarie non dichiarati nel passato». L’anno scorso, con la prima voluntary disclosure, lo Stato aveva concesso la possibilità di regolarizzare eventuali illeciti fiscali commessi tra il 2009 e il 2014, in particolare per i pensionati che avevano mantenuto aperto il conto corrente in Svizzera senza indicarlo nel quadro RW. «Il decreto fiscale approvato riapre i termini della voluntary, che resteranno validi fino al 31 luglio 2017 e sarà possibile regolarizzare illeciti commessi fino al 30 settembre 2016, alle stesse condizioni della voluntary dell’anno passato».

Il senatore valtellinese Mauro Del Barba (National Press)
Il senatore valtellinese Mauro Del Barba (National Press)

La novità più importante è però contenuta in un ordine del giorno, presentato da Del Barba con l’appoggio del Governo e dell’Agenzia delle entrate, con l’obiettivo di rivedere la storica definizione fiscale di “frontaliere di fascia”. «Finora - continua il senatore morbegnese - c’è sempre stata molta confusione a riguardo, tanto che un lavoratore residente a Sondrio veniva considerato frontaliere di fascia se lavorava nel Canton Grigioni, ma non se lavorava in Canton Ticino. Ora invece, sebbene per il momento ai soli fini della voluntary disclosure, viene uniformato il concetto di frontaliere di fascia. Le conseguenze pratiche di questo risultato sono molto importanti: non saranno dovute le imposte per i cinque anni precedenti a quelli della dichiarazione fatta in voluntary disclosure, con un risparmio fiscale anche di parecchie decine di migliaia di euro a frontaliere».

«Voglio ringraziare personalmente il Governo e l’Agenzia delle entrate che hanno sostenuto questa proposta e preso l’impegno di portarla avanti, nell’interesse di tutti i lavoratori. Grazie al confronto con le associazioni sindacali, i professionisti del settore e singoli lavoratori abbiamo ottenuto diversi importanti provvedimenti a favore dei frontalieri, in particolare quelli della nostra provincia. Passo dopo passo, stiamo compiendo una piccola rivoluzione per questa categoria di lavoratori: ci stiamo preparando al nuovo accordo fiscale Italia-Svizzera mettendoli in una posizione di forza».