"Per la Valchiavenna in arrivo 22 milioni di euro"

La cifra stanziata grazie al progetto "Aree Interne"

L'assessore regionale Mauro Parolini

L'assessore regionale Mauro Parolini

Chiavenna, 12 gennaio 2017 - «Quasi 22 milioni di euro verranno destinati alla Valchiavenna». Questa la cifra di cui ha parlato Ugo Parolo, sottosegretario alla presidenza di Regione Lombardia, nel pomeriggio di ieri presso la sede della Cm di Chiavenna, in un incontro tenutosi per fare il punto della situazione riguardo al progetto «Aree Interne». «Ormai siamo quasi in dirittura d’arrivo - ha continuato Parolo -. Le procedure regionali sono state completate e siamo in attesa del via libera da Roma che dovrebbe arrivare entro pochissimo tempo. Purtroppo le tempistiche per l’attuazione della strategia “Aree Interne” si sono rivelate essere decisamente maggiori di quanto avevamo inizialmente preventivato. Dobbiamo però tenere conto che la Valchiavenna svolge il difficile, ed importantissimo, compito di essere l’apripista di tutto il progetto a livello nazionale e che le tempistiche dell’amministrazione pubblica sono quelle che sono. Adesso si tratta di istituire dei bandi e di aprire dei canali di finanziamento in grado di costruire risorse valide, durature e sostenibili che possano far decollare questo magnifico territorio dotato di molto potenziale». Luca Della Bitta, sindaco di Chiavenna, ha parlato di «enorme opportunità storica. Noi sindaci abbiamo ritenuto di intraprendere un percorso che portasse a finanziare e a sostenere le imprese private piuttosto che le strutture pubbliche».

«Noi, in quanto amministratori pubblici - ha affermato invece Mauro Parolini, assessore regionale allo Sviluppo economico -, non dobbiamo solo essere in grado di interpretare i bisogni del nostro territorio ma dobbiamo anche essere abbastanza forti per far valere le nostre richieste. Il progetto “Aree Interne” non ha come obbiettivo quello di gettare soldi in una vasca e di tornare dopo qualche tempo per vedere cosa è successo; il nostro obbiettivo è quello di mettere benzina dentro un motore ed assicurarsi che il carburante sia quello giusto per farlo partire. La nostra preoccupazione principale è che dopo il finanziamento tutto rimanga sostanzialmente immutato. Stiamo, con grande fatica, uscendo da una grossa crisi economica che ha causato un impoverimento diffuso, una diminuzione del reddito e la chiusura di molte aziende. È necessario che gli investimenti legati al nostro progetto creino un mercato più solido e con più posti di lavoro rispetto a quelli che c’erano prima. Dobbiamo aiutare chi ha dimostrato di saper lavorare in modo da garantire una vera ripresa della nostra economia. Le aziende potranno avere accesso a contributi fino a 200mila euro finalizzati al miglioramento, all’ampliamento e alla nuova apertura di attività, soprattutto turistiche, ma non solo».

I finanziamenti quindi ci saranno e saranno pure cospicui. Non tutti però sono soddisfatti ed il sindaco di Madesimo, Franco Masanti, nel corso del dibattito tenutosi in seguito alla conferenza, ha chiesto «Più soldi per i Comuni. Noi non possiamo disporre dei fondi necessari per costruire le infrastrutture di cui avremmo bisogno». Immediata la replica di Parolo: «Noi siamo amministratori pubblici e non abbiamo il diritto di comportarci come la “signora Maria”, che gestisce un bar e che attacca indistintamente tutti lamentando di pagare troppe tasse, o di non ricevere aiuti sufficienti. Gli amministratori pubblici che ragionano in questi termini fanno male al proprio territorio. È nostro dovere collaborare tutti insieme, a livello istituzionale, per concordare interventi comuni e per abbattere quel muro che si è venuto a creare tra amministrazione pubblica e cittadini».