La Banca Popolare di Sondrio alla conquista della Romagna

Sottoscritta una “lettera di intenti” con Cassa di Risparmio di Cento

A sinistra il consigliere delegato Mario Alberto Pedranzini, al centro il rettore Anelli e a destra il presidente Venosta

A sinistra il consigliere delegato Mario Alberto Pedranzini, al centro il rettore Anelli e a destra il presidente Venosta

Sondrio,15 ottobre 2017 - Banca Popolare di Sondrio e Fondazione Cassa di Risparmio di Cento, azionista di controllo della Cassa di Risparmio di Cento con una partecipazione pari a circa il 67% del capitale sociale, hanno sottoscritto una “Lettera di intenti” vincolante finalizzata ad approfondire la possibile acquisizione da parte di Bps della maggioranza del capitale della Cassa assumendone il controllo.

La lettera di intenti contiene un impegno di esclusiva della Fondazione con riguardo all’operazione di acquisizione della Cassa sino al 31 dicembre. Durante tale periodo, la Popolare intende effettuare i necessari approfondimenti, nonché le usuali attività di verifica e due diligence. Parallelamente, Bps e la Fondazione negozieranno gli accordi vincolanti per la prospettata operazione che conterranno termini e condizioni definitivi. Gli accordi tra le parti prevedono che la possibile acquisizione possa articolarsi in due fasi. Nella prima Bps acquisirebbe dalla Fondazione almeno il 51% del capitale della Cassa con pagamento in parte mediante cassa e in parte attraverso uno scambio con azioni Bps.

Nella seconda fase la Popolare andrebbe a definire le modalità tecniche idonee a consentire agli altri azionisti della Cassa e alla Fondazione, per la parte residua di azioni ancora in suo possesso, di scambiare o ricevere azioni Bps in cambio di quelle della Cassa a condizioni economiche sostanzialmente in linea con quelle applicate nella prima fase, fatti salvi gli opportuni aggiustamenti. Ciò per incrementare la quota di partecipazione di Bps nel capitale sociale della Cassa almeno al 67% e potenzialmente fino al 100%. Tale iniziativa potrà dare alla Banca Popolare di Sondrio la possibilità di estendere l’azione in Emilia Romagna, regione con una solida economia industriale, agricola e di servizi avanzati, in coerenza con la strategia di sviluppo della banca.