Sondrio, per gli allevatori un regalo di Natale da 200mila euro

Boccata d’ossigeno per le seicento aziende zootecniche di valtellina e Valchiavenna

Mucche

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Sondrio, 24 dicembre 2016 - ​L’approvazione, e la conseguente contribuzione di 200mila euro del progetto «Allevamento di montagna» da parte del Consiglio regionale è una risposta importante, che offre certezze alle centinaia di persone che, con sacrificio, continuano a far vivere la tradizione e l’economia dell’allevamento provinciale. Il miglior regalo di Natale, che fa guardare con maggiore fiducia al nuovo anno le 600 aziende zootecniche attive sul territorio, il 73% delle quali piccole o molto piccole, con stalle da una a 20 vacche.

Elaborato dall’Apa, Associazione provinciale allevatori, in collaborazione con Coldiretti, il progetto è diventato realtà dopo che la richiesta di contributo, avanzata dal vicepresidente della Provincia Christian Borromini, ha ottenuto risposta positiva dal Consiglio regionale. I 200mila euro di finanziamento concessi rappresentano una boccata ossigeno per un settore afflitto da problemi legati al progressivo incremento dei costi di gestione e alla sostanziosa riduzione della contribuzione pubblica. Tutti sappiamo cosa comporta l’allevamento in montagna: per produrre una tonnellata di latte sono necessarie 35,1 ore di lavoro in montagna contro le 8,2 della pianura.

Christian Borromini, vicepresidente della Provincia (Nat.Press)
Christian Borromini, vicepresidente della Provincia (Nat.Press)

«Chi lavora la vince, con molta fatica abbiamo trattenuto la delega in agricoltura, cosa per noi importante. Poi, grazie alla collaborazione con Coldieretti e Apa, abbiamo presentato il progetto in Regione, chiedendo un contributo che, dopo soli due giorni, ci è stato concesso», commenta Borromini, aggiungendo che anche l’ente Provincia stanzierà una somma.​ «Il riordino delle Apa ha comportato diversi problemi anche a noi - commenta il presidente di Coldiretti Alberto Marsetti - ma siamo riusciti a portare avanti le nostre istanze».

Chiara è la soddisfazione da parte di tutti. «Il merito va alla squadra. Siamo stati caparbi», specifica Plinio Vanini, presidente del’Apa che, in Valle, ha una storia di 60 anni. «L’associazione non è solo un controllore, garantisce tanti servizi importanti per gli allevatori». «Quando un sistema lavora unito, i risultati si vedono», aggiunge il direttore di Coldiretti Andrea Repossini. La drastica contrazione della contribuzione pubblica ha portato a una «riduzione della nostra attività - aggiunge il direttore dell’Apa Gianmario Tramanzoli -. Siamo riusciti a portare avanti il percorso solo grazie alle quote dei privati, che sono raddoppiate, ma per fare il bilancio occorre il sostegno pubblico che speriamo possa reiterarsi negli anni».