Spacciava coca con l’auto della comunità: il parcheggio era la base di smercio

L’autista del «Gabbiano» di Tirano aveva già pronti 7mila euro da dare al suo fornitore in arrivo da Milano con due etti di stupefacente e arrestato a sua volta

Il fermo immagine dell’arresto da parte della polizia

Il fermo immagine dell’arresto da parte della polizia

Sondrio, 4 novembre 2014 - La comunità di recupero dove aveva completato la terapia lo aveva assunto come autista. Lui, Francesco Panetta, 64 anni, pregiudicato, però, utilizzava l’auto con il logo della onlus «Il Gabbiano» di Tirano per spacciare cocaina. La Squadra Mobile della questura di Sondrio lo ha sorpreso proprio nel parcheggio della comunità che lo aveva guarito prima di dargli un lavoro e una seconda possibilità. Stava aspettando il fornitore di fiducia, Adriano Angelo Arpione, 53 anni, il corriere della droga proveniente da Milano, arrestato dagli agenti. Mentre per il 64enne di origini calabresi ma residente a Tirano è stato disposto il fermo.

La doppia operazione antidroga messa a segno dagli uomini guidati dal capo della Mobile, Carlo Bartelli, è frutto di un’attenta indagine, con sopralluoghi, intercettazioni, in stretta collaborazione con i colleghi di Tirano. La polizia è entrata in azione nel parcheggio della comunità, trasformato dall’ex ospite in un luogo di affari legati allo smercio della cocaina. Il fornitore aveva portato da Milano due etti di droga. L’autista del «Gabbiano» lo stava aspettando con 7mila euro in contanti. «L’indagine già in corso - sottolinea Bartelli - ha permesso di accertare almeno sei consegne negli ultimi mesi di quantità simili».

Il 64enne già noto alle forze dell’ordine per precedenti in materia di stupefacenti e di reati predatori spacciava sia nel parcheggio della comunità, sia all’esterno spostandosi con l’auto di servizio. Gli agenti non escludono che l’uomo abbia ceduto o provato a cedere droga a persone in cura, anche se il mercato privilegiato era l’Alta Valle e la zona di Poschiavo. Durante l’arresto, la polizia ha sequestrato due etti di cocaina, 7mila euro - tra cui anche banconote svizzere - e strumenti per il taglio, il confezionamento e lo spaccio.

L’ex ospite del «Gabbiano» non si limitava a utilizzare l’auto per l’attività criminosa organizzata all’insaputa dei responsabili. Panetta aveva adibito anche alcuni locali come deposito per nascondere la cocaina e il kit dello spacciatore. «Questa operazione acquisisce un’importanza superiore perché non capita tutti i giorni di sorprendere venditore e spacciatore», sottolinea con soddisfazione il questore di Sondrio, Girolamo Fabiano. «Si tratta di un soggetto pregiudicato che aveva trovato attività lavorativa in una comunità. Un particolare che aumenta il dispiacere per quanto accertato».

«Ringrazio gli agenti della Mobile e il capo - aggiunge Fabiano dopo le critiche ricevute da una parte del sindacato Sap per i pochi arresti -. Lavorano bene, hanno la stima del questore, della polizia e di tutta la cittadinanza. La Mobile si dedica anima a corpo alle attività investigative quando c’è un reato. Ma occorre partire da indicazioni, da spunti precisi: non si può cercare in un mare senza sapere dove si va».