A Sondalo il concorso di poesie è in dialetto

"Qui dialetto ritrova la sua più alta dignità di idioma" di EMMANUELA TUBELLI

AVI I nonni e  le nonne   della valle dell’Adda sono i veri maestri che possono trasmettere la conoscenza del dialetto ai nipoti (Fotoservizio National Press)

AVI I nonni e le nonne della valle dell’Adda sono i veri maestri che possono trasmettere la conoscenza del dialetto ai nipoti (Fotoservizio National Press)

Sondalo (Sondrio), 4 aprile 2016 - Il sindaco di Sondalo, Luigi Grassi, ha salutato il caloroso pubblico che ha preso parte alla serata di premiazioni con cui si è archiviata la 5^ edizione del Concorso di poesia dialettale per la provincia di Sondrio, Val Poschiavo e Val Bregaglia. Un’iniziativa, promossa dal Comune di Sondalo e dal Centro studi storici Alta Valtellina, che secondo le parole dell’assessore alla Cultura e al turismo, Luca della Valle, «vuole essere un’occasione di confronto, in un ambito in cui ogni dialetto ritrova la sua più alta dignità di idioma. Il nostro impegno sarà quello di continuare a valorizzare e promuovere tutte le memorie e le espressioni culturali, per sancire la vitalità del dialetto, che rappresenta la voce più vera della nostra gente di montagna».

La giuria, composta dal presidente Emanuele Mambretti e dai membri Valentina Cardoni, Elia Tomè, Cristina Pedrana, Arianna Nussio, Rita Pezzola e Daniela Maffi, ha esaminato per quest’anno ben 29 componimenti, dovendo escludere i quattro testi pervenuti da fuori provincia e dunque non ammessi dal regolamento del bando. Ad aggiudicarsi il terzo posto dell’edizione 2015, il componimento in dialetto di Tartano «Ellis Island» di Giacomo Gusmeroli, con parole di solidarietà per i migranti di ieri e di oggi; segue al secondo posto, «An Albusagia… se brusa del colt», con i divertenti versi di Paolo Piani. Prima sul podio, invece, per il terzo anno consecutivo, Elisabetta Pruneri, autrice della poesia in dialetto grosino «Me värdi».

La menzione della giuria è invece andata ad alcune opere o compositori distintisi all’interno del concorso. Tra questi, i premi speciali: per la miglior poesia sondalina, conferito a Piergiorgio Garavatti, con la sua «Li róndena»; per la profondità dell’argomento e la ricchezza del linguaggio a «Sette poine sull’asse» di Giancarlo Maculotti; per la testimonianza storica del duro lavoro dei minatori a «Al minör» di Edi Romani, per i giovani poeti Elena Giacometti e Marco Rodigari con le loro «Edi, la me gamba de len» e «L’amor». Nella categoria premi speciale, un affettuoso riconoscimento per la partecipazione al concorso e l’amore per il nostro territorio e la sua storia, agli ospiti della casa di Riposo di Ponte in Valtellina, che hanno dato lettura della loro poesia «I vestobbi». Durante la serata, intermezzi conviviali grazie alla partecipazione del coro Stelvio e della «Compagnia teatrale gli Sgangherati» di Frontale, con la commedia in dialetto frontalasco «Tecnologia… portom via».