Il francese Amaury Rigaux e Rujira Iamlamai
Chiavenna, 26 gennaio 2018 - «Sono in Thailandia, ma si stanno preparando per attraversare il confine e andare in Laos». È l’idea che si è fatta in queste ultime ore la polizia thailandese in merito alla fuga di Rujira Eiumlamai, 38 anni, e del suo fidanzato francese Amaury Rigaux, 34 anni. Sui due pende un mandato d’arresto, emesso dal tribunale, per l’omicidio e l’occultamento del cadavere di Giuseppe De Stefani, 62 anni, ex infermiere chiavennasco. Sembra, secondo le informazioni trapelate sul locale Bangkok Post, che la coppia abbia intenzione di rifugiarsi nel confinante Stato asiatico.
A suffragio di questa tesi ci sarebbero i documenti di immigrazione appartenenti al francese. L’uomo, infatti, nei mesi scorsi aveva compiuto più volte viaggi da e per il Laos e sempre passando per l’attraversamento di confine a Nong Khai. La cittadina, infatti, è la principale porta di accesso dalla Thailandia alla capitale laotiana. A dividere i due Stati, in quel punto, c’è il fiume Mekong. La Polizia, però, ha tutte le intenzioni di arrestare la coppia il prima possibile e a questo proposito sono state informate anche le autorità laotiane e, insieme, stanno incrementando le ricerche e approfondendo l’indagine. Per questo il capo della polizia Thawatchai Muannara è fiducioso. Per poter giungere nel Laos sembra che la coppia abbia prelevato 10mila baht (pari a circa 255 euro) dal conto corrente di De Stefani in uno sportello bancomat. Denaro per sopravvivere e per il trasferimento. I due si sono dati alla fuga, dopo aver commesso l’efferato delitto, scoperto a seguito del ritrovamento dei resti di De Stefani carbonizzati in un bosco nei pressi di Bung Thab Chan Pond a Tambon Laemran. Intanto le indagini della polizia, per far luce sulla vicenda, continuano. I filmati di alcune telecamere hanno permesso di ricostruire i movimenti della coppia, vista in un grande magazzino. Inoltre, sono stati sentiti 10 testimoni.