Ucciso in Thailandia, le lacrime della figlia: "Mio padre aiutava quella donna"

Chiavenna, il racconto della figlia di Giuseppe De Stefani. L'ex compagna è ricercata con il nuovo amante

 Amaury Rigaux e Rujira Eiumlamai in un servizio Tv

Amaury Rigaux e Rujira Eiumlamai in un servizio Tv

Chiavenna (Sondrio), 24 gennaio 2018 - Un fulmine  a ciel sereno, un terribile colpo difficile da accettare, a cui si aggiunge la lontananza che non permette di capire e di sapere cosa sia accaduto al loro caro, mentre le notizie, anche non corrette, si rincorrono e non fanno che alimentare il dolore e allargare la ferita. È difficile da raccontare quello che stanno provando in questi giorni i familiari di Giuseppe De Stefani, il 62enne originario e residente a Chiavenna, barbaramente ucciso cinque giorni fa in Thailandia, dove si era trasferito da qualche anno, dopo la morte della moglie, per stare vicino al figlio Luca e cercare di ricominciare a vivere.

Nel Paese del Sud Est asiatico, però, Giuseppe ha trovato la morte, probabilmente per mano della ex compagna, Rujira Eiumlamai, e dell’amante di lei, un uomo francese, Amaury Rigaux. I due, secondo la polizia thailandese, lo avrebbero ucciso nell’abitazione della donna, per poi smembrarlo e portarlo dentro ad una valigia in una zona boschiva, dove avrebbero dato tutto alle fiamme. Un delitto per soldi: Giuseppe qualche mese fa aveva sorpreso i due amanti a letto insieme e aveva lasciato la giovane donna, e probabilmente le aveva anche tagliato i viveri. "Mio padre le era stato vicino in periodi difficili, a livello umano ed economico, lui era fatto così: se c’era da offrire il proprio sostegno, non si tirava indietro" le poche parole che riesce a dire la figlia Barbara, che vive a Chiavenna e che vedeva il papà alcune volte all’anno, quando tornava per stare vicino a lei e ai nipotini. Ad avallare l’ipotesi di un movente economico anche un biglietto che Giuseppe De Stefani aveva scritto in cui accusava una "donna malvagia" di averlo amato, appunto, solo per i suoi soldi.

"Il suo comportamento è stato sempre corretto e rispettoso di ogni regola. In Thailandia lui aveva aiutato quella donna", afferma poi il genero, Aleks Gjata, che tiene a precisare che Giuseppe non era mai stato inserito in alcuna "lista nera", notizia diffusa in un primo momento da alcune agenzie di stampa. Un errore: in realtà ad essere nella black list dell’Immigrazione, entrato illegalmente passando dal Laos, è l’amante dell’ex compagna, ora ricercato insieme alla 38enne. "Ho sentito i familiari – le parole del sindaco di Chiavenna, Luca Della Bitta – Sono chiaramente sconvolti e increduli. Stanno cercando di capire, grazie anche a Luca che si trova sul posto, come riportare i resti del povero papà a casa".