Tbc, sette studenti positivi al test di Mantoux

L’Ats: "Non significa che i ragazzi siano ammalati né infettanti"

I docenti effettueranno il test di Mantoux

I docenti effettueranno il test di Mantoux

Sondrio, 19 gennaio 2018 - A seguito  della notifica di un caso di tubercolosi verificatosi in una ragazza di 16 anni che frequenta l’Istituto tecnico De Simoni - Quadrio a Sondrio, il dipartimento di Igiene e Prevenzione Sanitaria dell’Ats Montagna ha attivato le procedure specifiche inerenti gli interventi di sorveglianza, prevenzione, profilassi e controllo della tubercolosi in Regione Lombardia. Il 22 dicembre 2017, giorno in cui è arrivata la notifica, è stata effettuata l’inchiesta epidemiologica che ha permesso di individuare i contatti stretti del caso, ossia «coloro che hanno condiviso con il caso per un tempo sufficientemente lungo un volume di aria ristretto».

Sono stati individuati come contatti stretti, oltre ai familiari, i compagni ed i professori della stessa classe del caso. Successivamente, e precisamente il 12 gennaio scorso, è stato organizzato un incontro a scuola coinvolgendo il dirigente scolastico, gli insegnanti della classe e i genitori dei compagni della ragazza, per informarli delle azioni intraprese dall’Ats. Pochi giorni più tardi, il 15 gennaio, è stato effettuato il test di screening antitubercolare, test di Mantoux, a tutti i 20 compagni di classe; di questi, 7 sono risultati positivi al test. I docenti, invece, effettueranno il test Mantoux oggi e ne avranno lettura il 22. «Una positività al test non significa che il soggetto è ammalato ma solo che è venuto, nel corso della vita, a contatto con il bacillo della tubercolosi e pertanto non risulta infettante, può svolgere una vita normale e non deve essere posto in isolamento - specificano dall’Ats della Montagna - Tutti i soggetti positivi al test della Mantoux seguiranno l’iter diagnostico e terapeutico previsto dalla normativa vigente».