Treni sporchi e ritardi cronici, tutti i disagi dei pendolari. E sarà anche peggio

L’allarme della Cgil: inaccettabili appalti al ribasso

Pulizia dei treni

Pulizia dei treni

Sondrio, 7 febbraio 2018 -  Ai ritardi cronici si aggiungono le discutibili condizioni di pulizia delle carrozze. Non c’è pace per chi si sposta sulla tratta ferroviaria Tirano-Milano: ogni viaggio è una nuova incognita. «Da anni ci stiamo lamentando della scarsa igiene sui nostri treni dovuta alla mancanza di personale e al poco tempo che i lavoratori hanno a disposizione per fare le pulizie adeguate – denuncia Giorgio Nana, segretario provinciale Cgil della categoria trasporti –. E cosa fa Trenord per migliorare la situazione? Mette a gara l’appalto per le pulizie puntando a un ulteriore ribasso del 20%. Altro che miglioramento del servizio!». Alle parole il sindacalista fa seguire i numeri. «In provincia gli addetti alle pulizie sono solo 7, di cui 4 a Sondrio e 3 a Tirano. Ogni giorno devono provvedere alla pulizia di 31 treni e 180 carrozze, mentre alcuni anni fa i lavoratori erano 17. Non è accettabile che i dirigenti continuino a fare degli appalti sempre più al ribasso; di questo passo i lavoratori, che sono già pochi, saranno costretti a portarsi la scopa e i detersivi da casa, se vogliono continuare a lavorare».

Ma la Filt Cgil di Sondrio non «viaggia da sola». A condividerne le perplessità sono anche le segreterie ragionali di Fit Cisl, Uilt Uil, Fast Mobilità, Ugl e Salpas Or.S.A che lunedì scorso hanno siglato un documento recapitato ai vertici di Trenord, alle imprese di pulizia coinvolte e alla prefettura di Milano. Fra le richieste messe nero su bianco dalle sigle sindacali quella di posticipare al primo marzo il cambio appalto delle società aggiudicatarie dei lotti e un incontro urgente con Trenord. Non solo. I sindacati annunciano anche «l’apertura delle procedure di raffreddamento e l’attivazione dello stato di agitazione lavoratori». «Se vogliamo parlare di turismo e di valorizzazione del trasporto ferroviario, sarebbe ora che la politica si svegliasse – aggiunge Nana riferendosi alla situazione dei trasporti in Valtellina –. Prima di parlare di nuovi collegamenti, bisognerebbe cominciare a badare alla qualità del servizio che abbiamo. È inutile continuare con le grandi promesse mentre i servizi vanno a catafascio e si mette a repentaglio anche la sicurezza di chi viaggia, come purtroppo è accaduto con il disastro di Pioltello».