Il sindacalista: "Migliorare il trasporto? Si può, con meno treni"

La ricetta del segretario provinciale della Filt Cgil a favore degli utenti

Sopra Giorgio Nana della Camera del lavoro di Sondrio

Sopra Giorgio Nana della Camera del lavoro di Sondrio

Sondrio, 22 novembre 2017 - Come fare  a rendere più snella e rapida la linea ferroviaria provinciale? A limitare il più possibile gli inconvenienti che settimanalmente si presentano e le lunghe soste in attesa del treno proveniente dalla parte opposta? Per Giorgio Nana, segretario provinciale della Filt Cgil, l’unica possibilità è eliminare alcune corse, quelle meno utilizzate. Ci facciamo spiegare meglio la sua idea. «Sulla linea di percorrenza da Tirano a Milano Centrale e viceversa, viaggiano giornalmente oltre 70 treni - spiega - Di questi alcuni, nello specifico quelli del primo mattino e quelli della sera, sono pieni di pendolari; altri sono vuoti, girano per portare aria. Inutilmente, quindi. Credo sia utile cancellarne alcuni. Non fanno altro che rallentare il transito complessivo, senza portare giovamento al trasporto».

Ma, in questo modo, non si rischia di perdere posti di lavoro? «Sarebbe un male necessario - aggiunge - Altre soluzioni non ce ne sono. La coperta è corta, i fondi per creare il doppio binario non ci sono e neanche avrebbe senso. Non abbiamo un numero di utenti tale da giustificarlo. Inoltre, sulla nostra tratta ci sono dei limiti da rispettare che non vanno superati. Si viaggia a 120 km orari di massima e, nelle gallerie, non si può superare i 70 km orari. L’unico modo per superare un’impasse che ci costringe a viaggiare con gli stessi ritmi di 60 anni fa è proprio agire sul numero di corse, decongestionando il traffico. Tanto, per le tratte intermedie, ci sono i pullman. Non serve nemmeno uno studio per capire i treni superflui, basta osservare», aggiunge Nana che, il 30 novembre, sarà impegnato nel direttivo regionale del settore dei trasporti. Tra gli argomenti sul tavolo ci sarà anche il contratto del trasporto merci che non si sblocca da 22 mesi e la questione delle pulizie sui treni. «Subentrerà un’altra azienda e sappiamo come andrà a finire: al ribasso»