A Sondrio arriva la "banca della terra": un database con i campi incolti

"Serve a fare incontrare chi offre terreni incolti con chi ha aspirazione di coltivarli"

Pierluigi Morelli, assessore all'Ambiente del Comune di Sondrio (N.P.)

Pierluigi Morelli, assessore all'Ambiente del Comune di Sondrio (N.P.)

Sondrio, 20 gennaio 2017 - Per dare una prima risposta ad un problema, quello dell’abbandono dei campi e dell’incolto, di difficile soluzione e che da sempre attanaglia la provincia, ecco che nasce la «banca della terra». Un database pubblico online in cui confluiranno tutti i terreni agricoli non più coltivati o i pascoli che i proprietari (o gli aventi diritto) dichiareranno disponibili per la temporanea assegnazione ai soggetti che ne faranno richiesta.

«Si tratta di un’iniziativa regionale sposata dal Comune perché ritenuta interessante - esordisce l’assessore all’Ambiente del Comune di Sondrio, Pierluigi Morelli -. Fa incontrare chi offre terreni incolti con chi ha aspirazione di coltivarli. Campi privati e pubblici saranno messi a disposizione in modo volontario». Da oggi, fino al 15 febbraio, termine ultimo per presentare l’iscrizione del proprio terreno al database (ma non è detto che non si potrà aderire anche successivamente), i Comuni dovranno fare del loro meglio per pubblicizzare l’iniziativa, in collaborazione di Coldiretti che, tra i suoi iscritti, conta tanti potenziali interessati. Con questa misura, «si valorizza il patrimonio agricolo e culturale, si recupero terreni, nel nostro caso soprattutto quelli delle frazioni, e si superano le frammentazioni, tipiche della nostra realtà», prosegue Morelli. 

All'interno della banca dati possono confluire terreni agricoli incolti da almeno due anni e pascoli infestati da arbusti, prima che si trasformino in bosco. Chi desiderasse aderire deve solo compilare il modulo scaricabile dal sito del Comune di Sondrio, indicare le proprie generalità, il luogo dove si trova il terreno e l’eventuale affitto o il rilascio gratuito. Entro il 15 febbraio, i moduli vanno consegnati al Comune di Sondrio che, entro il 28 febbraio, li trasmetterà alla Regione la quale, a sua volta, provvederà a trasferire i dati riportati su di essi nel portale successivamente consultabile.

Chi desidera coltivare un terreno dovrà solo verificare la disponibilità di appezzamenti nella zona di interesse, contattare il proprietario e con lui sottoscrivere una scrittura privata che verrà poi trasmessa al Comune e alla Regione. Indubbi i vantaggi per il singolo, per la comunità, per il territorio e, di riflesso, il comparto turistico. Visto che il periodo di affitto di tre anni sarà prorogabile, «potrebbero sorgere nuove attività economiche, magari condotte da giovani», commenta Flavio Bottoni di Coldiretti, precisando che la novità contribuirà a garantire una necessaria e non sempre possibile manutenzione del territorio. «Noi - conclude - incentiveremo tutti i soci ad aderire».