Finanziato lo studio per il traforo: lo Stelvio si collega con Bolzano

Regione Lombardia vuole cambiare il modo di vivere la Valtellina di ALESSIA BERGAMINI

L’intervento del presidente della Regione Lombardia all’incontro organizzato dal Rotary Club Contea

L’intervento del presidente della Regione Lombardia all’incontro organizzato dal Rotary Club Contea

Bormio, 1 febbraio 2016 - Un investimento di un milione e 900 mila euro e otto mesi di tempo sono questi gli «ingredienti» che porteranno alla stesura dello studio di fattibilità del traforo dello Stelvio. Lo ha reso noto Roberto Maroni, governatore della Regione Lombardia, spiegando che la sua Giunta ha affidato l’incarico per l’elaborazione dello studio, primo passo dell’iter che potrebbe portare alla realizzazione di un’opera destinata a cambiare il futuro dell’Alta Valtellina, ma anche della Provincia di Bolzano. Ente che, tra l’altro, ha già garantito il proprio contributo. La notizia, data in occasione dell’incontro organizzato dal Rotary Club Bormio Contea è stata accolta con grande favore dai numerosi pratecipanti. Operatori turistici, commercianti, esponenti del mondo produttivo locale, uniti nell’attesa di un nuovo sbocco per il territorio da sempre fortemente penalizzato dalla chiusura invernale del Passo dello Stelvio. Proprio guardando al passo, il governatore ha sottolineato che questo «oggi è una barriera fra territori, ma può diventare un’opportunità di sviluppo» e ha garantito l’interesse della Regione affinché il progetto del traforo possa diventare realtà, poiché «collegare le valli è importante. Per questo c’è la volontà di trovare anche le risorse necessarie per lo studio di fattibilità del traforo del Mortirolo».

Fra le vie percorribili per arrivare al reperimento delle risorse necessarie a finanziare queste grandi opere, Maroni ha fatto riferimento anche a Eusalp, la macroregione delle alpi. «Una novità voluta dal Parlamento europeo, che comprende sette stati e quarantotto regioni di cui otto italiane. La macroregione, è iniziativa nata per risolvere problemi di chi vive in montagna, agendo in tre aree di lavoro: la tutela dell’ambiente delle Alpi e valorizzazione ambiente naturale, la mobilità e le infrastrutture e il sostegno attività economiche. In questo contesto dobbiamo riuscire a ottenere fondi europei proponendo progetti concreti. La valorizzazione  della strada dello Stelvio rientra in questi progetti». Non è mancato un accenno al tema dello sfruttamento turistico dello Stelvio e della possibilità che il passo e la sua strada divengano patrimonio dell’Unesco. «La Regione ha istituito l’Anno del turismo, che avrà inizio il 29 maggio - ha annunciato il governatore - Questa iniziativa mira a dare risalto alle tante bellezze turistiche della Lombardia che sono poco valorizzate. Ci sono 25 milioni di euro a disposizione per sostenere le iniziative che verranno dai territori e noi vogliamo avere progetti da finanziare per favorire la promozione turistica». 

di ALESSIA BERGAMINI