Statale 36, strada chiusa ma i lavori non ci sono / VIDEO

La protesta dei commercianti in mezzo alla strada: "Disagi per i residenti e danni ingenti per chi vive di turismo"

La protesta  sulla strada. Prima a destra Elena Ciapusci

La protesta sulla strada. Prima a destra Elena Ciapusci

Novate Mezzola (Sondrio), 13 agosto 2016 - Non capita tutti i giorni poter fare un brindisi in un salotto allestito in mezzo a una strada Statale. A Novate Mezzola è stato possibile «grazie» alla chiusura della strada per effettuare lavori straordinari di manutenzione. Sta di fatto che i componenti del gruppo «bivaccati» sulla Statale sono commercianti che, a seguito della chiusura sono pressochè rimasti inattivi.

«Senza alcun passaggio di auto potremmo giocare a carte oppure fare una partita a tennis - affermano - dopo un mese di chiusura i lavori non sono ancora iniziati». Il tratto di strada in questione, lungo poche centinaia di metri, è un vero e proprio ostacolo per la viabilità, dato che la larghezza della strada non permette il passaggio contemporaneo di due camion che sovente rimangono incastrati, causando lunghe code in entrambi i sensi di marcia. La deviazione del traffico inizia a Novate Mezzola al km 105,440 in direzione Chiavenna utilizzando la provinciale Tivulzia fino al km 109,790 in località Somaggia, nel Comune di Samolaco dove si può rientrare nella 36. Gli interventi, per un investimento complessivo di oltre 840mila euro, prevedono la bonifica delle pareti rocciose e l’allargamento della sede stradale nel tratto tra il km 106,800 e il km 107,400. L’opera, il cui termine è previsto a novembre, garantirebbe una maggiore fluidità della circolazione e un collegamento più sicuro e funzionale con la Valchiavenna.

La protesta  sulla strada. Prima a destra Elena Ciapusci
La protesta sulla strada. Prima a destra Elena Ciapusci

«Faccio un appello al presidente della Provincia nonchè sindaco di Chiavenna - spiega Elena Ciapusci ex sindaco di Samolaco, titolare di un’azienda di trasporti - per comunicargli che mezza Valchiavenna sta soffrendo. Da Novate Mezzola a Prata Camportaccio, i commercianti e aziende sono fra i più penalizzati. È già un periodo triste sovrastati da una crisi generale, si lavora poco o niente. A noi questi mesi avrebbero fatto comodo perchè su 10 mesi di lavoro questi sono quelli che si lavora di più».

Riprende Massimo Masolini del Supermercato Sigma di San Cassiano che con il collega del super Sigma di Novate sono alle prese con i conti che non tornano. «Ciò che da maggior fastidio - afferma - sono i lavori non ancora iniziati. Sarebbe stato meglio chiudere la strada e iniziare i lavori a fine settembre. Così rischiamo di perdere sia la stagione estiva che invernale».

Altra magagna i cartelli esposti che avvisano la deviazione. «Sono posizionati male e poco chiari aggiunge Ivana Rota Negroni della pizzeria Contea di San Cassiano -. I turisti spesso non si trovano e sbagliano strada seguendo l’onda delle auto locali. Sarebbe stato meglio anche aggiungerne altri almeno in lingua inglese visto che molti turisti sono stranieri».

«Anche la sicurezza è messa in discussione - conclude Ciapusci - nelle ultime tre notti non ho chiuso occhio a causa dei segnali di allarme della ditta che si sono attivati. Certo, siamo isolati, nessuno passa e i malviventi ci vanno a nozze». In sostanza questa chiusura estiva della statale è stata una «stangata» per molti commercianti. Ristoranti e pizzerie, farmacie, bar, supermercati e negozi affiancati da numerose aziende, sono in difficoltà. Ognuno si augura che questa situazione si riprenda al più presto e gli Enti preposti facciano il loro dovere al fine di garantire più sicurezza e lavoro per tutti. IL VIDEO DI DENUNCIA DEI COMMERCIANTI