Spriana, il micropaese si aggrappa alle Poste: "Insieme battiamo l’isolamento"

Uno sportello per 90 abitanti. E tutti hanno un libretto

Ufficio postale

Ufficio postale

Sondrio, 25 maggio 2017 - Nemmeno 90 abitanti. E, per ognuno di loro, quel piccolo ufficio postale è un punto di riferimento irrinunciabile. Quasi fosse un rassicurante comò dove riporre e prelevare anche una sola banconota da 20 euro o una finestra aperta per comunicare con il resto del mondo. E Spriana, microscopica perla alle porte della Valmalenco, provincia di Sondrio, ha conquistato un record. È il più piccolo Comune d’Italia ad ospitare un ufficio Poste Italiane che, per quanto minuto, offre ogni tipo di servizio postale, al pari di qualunque altro. Tutti, qui, hanno un libretto di risparmio. Un presidio di sicurezza, un forziere.

Un mondo in miniatura, fatta di cordiali saluti. Tutti qui si chiamano per nome. «Per noi l’ufficio postale è l’unico collegamento con l’esterno in un paese che, per molti versi, è rimasto fermo agli anni ‘50 – racconta il sindaco Ivo Del Maffeo –. Allora gli abitanti che vivevano nelle 9 frazioni erano quasi 800. Oggi, invece, siamo 90. La montagna si è spopolata e le persone sono perlopiù emigrate a Sondrio». E ancora: «Attualmente sono solo un paio le famiglie di giovani che risiedono qui, per il resto si tratta di pensionati». Proprio per l’elevato numero di anziani, la presenza di uno sportello postale è più che vitale: consente di usufruire di molti servizi, di sentirsi liberi e indipendenti. Nessuno che debba accompagnarli in città con l’auto o con il bus, che di qui passa solo due volte al giorno.

All’interno dell’edificio color pesca che sovrasta la piazza trovano spazio Municipio, archivio e ambulatorio. Da una porta laterale è invece possibile accedere alla Posta. A due passi il negozio di alimentari, al piano terra di una casa tanto rustica quanto accogliente. «Nel mio negozio vendo pane, latte e altri alimenti indispensabili – spiega Alberto Cao, 69 anni vissuti a Spriana –. È l’unico in tutto il paese. I clienti sono pochi e sempre gli stessi, ma si tratta di un servizio importante per chi vive qui». Dal campanile della chiesa alle fontane in pietra: a Spriana tutto sembra ricordare un piccolo gioiello adagiato sulla montagna. Persino i suoi abitanti hanno qualcosa di unico. «Consegnare la posta qui ha un sapore particolare - confessa Doriano Scilironi, da 20 anni portalettere nel piccolo Comune -: ci si conosce tutti e il rapporto umano è fondamentale. È bello vedere che le persone spalancano le loro porte per accoglierti con affetto. C’è chi è pronto a offrirmi sempre un caffè o un panino, come fossi uno di famiglia, nonostante il più delle volte mi presenti con le bollette da pagare».

Problemi? Pochi. «L’unica difficoltà è riuscire a raggiungere tutte le frazioni quando in inverno c’è tanta neve. Ma trovo che il piacere di lavorare qui non sia paragonabile a quello di farlo in città». Dello stesso avviso Gianna Iori, volto amico allo sportello della Posta aperto dal lontano 1951: «Qui sono l’unica dipendente, ci lavoro da 36 anni per tre giorni alla settimana. Conosco tutti per nome, sono soprattutto di persone anziane che si rivolgono a me per spedire pacchi, eseguire bonifici o effettuare ricariche telefoniche. Spesso capita persino che, per non fare la coda negli sportelli più grandi, vengano anche dai paesi vicini». E così, la quiete di chi vive fuori dal tempo, non rischia di trasformarsi in isolamento.