Sondrio, con l'auto ad alta velocità in mezzo ai mercatini: "Abbiamo visto la morte"

Quattro i feriti, il racconto dei testimoni

L'auto che ha seminato il panico

L'auto che ha seminato il panico

Sondrio, 10 dicembre 2017 - Pochi minuti, ma di vero e puro terrore, attimi in cui si è temuto davvero che Sondrio fosse stata presa di mira dai terroristi, che quell’auto impazzita nella piazza pedonale centrale del capoluogo significasse attentato. Invece no, ma restano quattro feriti, uno in maniera seria, e decine di persone sotto choc, tanto che un bambino è stato anche portato in Pronto soccorso dalla mamma dopo aver assistito all’assurdo episodio. Sono le 14.24, piazza Garibaldi a Sondrio è gremita. Nella pista di pattinaggio ci sono bambini e ragazzi che si divertono, poco più in là le bancarelle dei mercatini natalizi, i bar sono affollati, la gente passeggia tranquillamente e si gode il sole in un sereno quanto freddo sabato pomeriggio come tanti altri. Lasciamo ai testimoni il racconto di quello che è accaduto in pochi minuti. «Io ho visto tutto – racconta Carmelo Zema, ambulante di Caiolo, in piazza con una delle bancarelle di oggettistica -. L’auto arrivava da Ponchiera, è entrata in piazza Garibaldi dopo aver divelto un paletto che blocca l’accesso ovest alla piazza. Si è diretta spedita verso la pista di pattinaggio, ha travolto una signora che si trovava fuori e stava guardando i ragazzi. Quella povera donna ha fatto un volo tremendo, è stata catapultata dentro la pista, sul ghiaccio, sembrava davvero gravissima».

La corsa della vettura, una Toyota Yaris, non si è fermata lì. «Io ero seduta dietro la mia bancarella – ci dice ancora sotto choc Jasmine Kaur, indiana, che con il marito Jujuder Kumar e il cognato Paradise Kumar ha un banchetto di gioielli e bigiotteria, andato semi distrutto – quando ho sentito il rumore dell’auto, il tempo di girarmi e l’ho vista sfrecciare verso di me. Mi ha evitato per un soffio, poi ha sgommato e ha proseguito verso via Caimi». «Prima di imboccare la strada – prosegue Zema – ha investito altri due uomini, mentre una donna si è gettata a terra per evitare di essere travolta». A questo punto la corsa della Yaris impazzita è quasi terminata. Agli ultimi attimi ha assistito attonito Andrea Giacomelli, anche lui ambulante, che aveva appena parcheggiato la vettura dopo essere andato a pranzo. «Ho visto l’auto arrivare e schiantarsi contro un muretto fuori dalla gastronomia «Il Buongustaio», per poco non ci centra – racconta -. Un altro uomo è rimasto ferito, si è rotto il naso cadendo dopo essere stato urtato dall’auto. Il giovane alla guida è sceso, aveva in braccio un cagnolino, ha tentato di fuggire a piedi, poi è tornato verso la vettura, voleva metterla in moto ma era distrutta. In quattro o cinque lo hanno bloccato, ma era forte come un toro, sembrava indemoniato. Poi lo hanno consegnato alla Polizia». Pare farneticasse, diceva frasi sconnesse e senza senso, parlava forse anche di essere un illuminato. E del cagnolino, al momento, pare non ci sia traccia.