Sfida ai fornelli per la videoricetta, vincono alla pari Caurga e Alberti

Al concorso del Distretto “Valtellina che gusto” secondo il Pfp

I ragazzi soddisfatti

I ragazzi soddisfatti

Sondrio, 26 maggio 2017 - In alto i calici, ma solo simbolicamente, perché a brindare sono gli studenti, minorenni, del Pfp Valtellina di Sondrio, del Crotto Caurga di Chiavenna e dell’Alberti di Bormio. Divisi per Istituto, hanno partecipato al concorso del Distretto agroalimentare di qualità Valtellina che gusto!, per la miglior videoricetta che utilizzasse Dop e Igp del territorio. «Si chiedeva un collegamento tra prodotto, territorio e ricetta - specifica Marco Chiapparini, del Distretto agroalimentare, il giorno della premiazione - la giuria ha valutato i lavori in base a 3 parametri: l’aspetto grafico, la componente informativa e l’empatia». A conquistare il gradino più alto del podio sono stati, ex aequo, l’Istituto di Chiavenna e quello di Bormio.

Il primo con Sinfonia Fiorinda, tartare di bresaola con lampone, mela e olio e fonduta di Bitto, il secondo con un tortello ripieno di Bitto e bresaola su crema di segale, in ossequio alla «cucina povera e all’arte del riciclo», spiegano i ragazzi. Secondo classificato il Pfp che ha preparato Trionfo di Valtellina con grano saraceno decorticato, insaporito con Bitto giovane a lana di bresaola e seguito da filetto impanato alle nocciole con retina di maiale e cuore di mela Golden al profumo di cannella.

Il tutto accompagnato da rosso di Valtellina. L’appetito non può essere soddisfatto, perché le ricette passano in loop a video, ma i ragazzi sì, con gli assegni da 200 e 400 euro consegnati dal Distretto. «L’enogastronomia si collega al turismo: quanta gente viene per ammirarne le bellezze e poi mettere le gambe sotto il tavolo», commenta il presidente del Distretto Franco Moro, complimentandosi con i ragazzi anche per la performance a Tuttofood. Sempre più in Italia e nel mondo, le eccellenze valtellinesi sono conosciute e apprezzate. «Abbiamo un’ottima tradizione Dop e Igp - dice Attilio Tartarini, coordinatore del Distretto - ma non ne siamo sufficientemente consapevoli». Per accrescere consapevolezza è importante partire dalle scuole, così come fare sistema.