Sondrio, girandola di cambi in Parrocchia: lasciano don Zubiani e altri tre preti

L’annuncio del vescovo. Lascia anche l’arciprete don Marco

A salutare, questa volta, sarà l’arciprete, don Marco Zubiani, al centro (N.P.)

A salutare, questa volta, sarà l’arciprete, don Marco Zubiani, al centro (N.P.)

Sondrio, 21 giugno 2017 - Lasciare la comunità dove si è prestato servizio sacerdotale per un’altra fa parte dell’essere prete: un «inconveniente» del mestiere, foriero di opportunità ma anche di dispiaceri. Ad ogni avvicendamento di parroci le comunità soffrono per i legami che si sono creati, per l’affetto e l’amicizia nei confronti del parroco in questione. Il parroco che si ascoltava in chiesa tutte le domeniche, il parroco del Grest o la guida spirituale al corso prematrimoniale. Un pezzo di vita e di storia di una comunità fa le valigie per dirigersi altrove. Capiterà a breve anche a Sondrio. Ad andarsene, questa volta, sarà l’arciprete, don Marco Zubiani. Insieme a lui anche don Roberto Secchi, don Michele Parolini, don Francesco Vanotti.

«Alla mia richiesta di un passaggio ad altro ministero, hanno dimostrato di amare la Chiesa più di loro stessi e di essere così tanto liberi da sentirsi preti ovunque siano inviati, senza difendere se stessi e anteporre i propri desideri al bene della Comunità», ha comunicato il vescovo Oscar Cantoni. «Diverse ragioni pastorali giustificano per la vostra parrocchia, la più impegnativa della diocesi, un avvicendamento dei sacerdoti. Lo richiedono anche le nuove urgenze pastorali», ha spiegato, rivolgendosi poi ai sacerdoti. «Ricordate la prima volta che, come vescovo, celebrai in questa collegiata l’Eucaristia? Don Marco disse più o meno queste parole: «Ci conosciamo da tanti anni, abbiamo condiviso tante esperienze di fede e di amicizia, ora ti accogliamo come vescovo e siamo pronti a offrirti la nostra obbedienza». Ora devo attestare pubblicamente che non solo è giunto questo momento, ma anche che don Marco ha mantenuto ciò che aveva promesso». Non si sa ancora quando i sacerdoti lasceranno il capoluogo, né tantomeno le parrocchie di destinazione, l’ha detto anche monsignor Cantoni: «Vorrei che questo tempo fosse dedicato al solo ringraziamento, senza anticipare pronostici sul futuro nuovo parroco, anzi sulla sulla nuova equipe pastorale".