Sondrio, in tanti per l’addio al dentista Rino Bertini

"Dopo avere seminato il contadino vuole vedere i frutti del suo lavoro e Rino aveva arato bene la sua terra. I suoi frutti migliori sono i suoi due figli, Camilla ed Edoardo"

Il funerale di Rino Bertini (Nat.Press)

Il funerale di Rino Bertini (Nat.Press)

Sondrio, 23 settembre 2016 - La chiesa di San Rocco, di cui era un frequentatore abituale, e dove era cresciuto frequentando da ragazzo l’oratorio, non è riuscita a contenere le centinaia di persone che ieri pomeriggio hanno voluto dirgli addio. I funerali di Rino Bertini, stimato dentista 61enne di Sondrio, hanno richiamato tanta, tanta gente. Ma ce lo si aspettava: già alla recita del Rosario la sera prima si era riunita una piccola folla, alle esequie non poteva essere diversamente. Tanto che molti conoscenti si sono dovuti accontentare di assistere fuori dalla chiesa, distante poche decine di metri dalla casa teatro della tragica morte di Bertini.

Grazie agli altoparlanti, tutti hanno potuto comunque ascoltare l’omelia di don Cinto - direttore dell'Opera Salesiana di Sondrio - e, al termine, abbracciare la moglie Mariapia Gosparini, che con il marito condivideva anche lo studio dentistico in via Paribelli, e i figli Camilla ed Edoardo. Al termine della toccante cerimonia, l’amico Gianfranco Cucchi, responsabile della struttura semplice di Cardiologia all’ospedale di Sondrio, ha voluto dedicare poche parole a Rino e alla sua famiglia, toccata così duramente da un destino tragico.

«Se la vita è un mistero, la morte lo è ancora di più. In una visione religiosa vi è una spiegazione: “Io faccio morire e faccio vivere, ferisco e risano, e non v’è chi possa liberare dalla mia mano“ e di rimando : «E’ preziosa agli occhi del Signore la morte dei suoi fedeli» - ha affermato, citando prima un passaggio del Deuteronomio, poi un Salmo -. Può capitare quando meno te lo aspetti, nel vigore e nel pieno della maturità. Per la malattia o per incidente, improvvisamente. Quando hai ancora molto da dare, alla famiglia, ai tuoi cari, alla comunità di appartenenza e nel caso di Rino, dentista affermato, ai tuoi ammalati che hanno fiducia in te. Si perchè Rino Bertini era un dentista apprezzato. Dopo avere seminato il contadino vuole vedere i frutti del suo lavoro e Rino aveva arato bene la sua terra. I suoi frutti migliori sono i suoi due figli, Camilla e Edoardo».

Rino Bertini ha perso la vita martedì attorno alle 13, cadendo dal balcone della sua abitazione, al quarto piano. Un tragico incidente, ne sono assolutamente convinti tutti coloro che lo conoscevano e che escludono categoricamente il gesto disperato che si era in un primo tempo ipotizzato. «Non avrebbe senso - in molti ne parlavano anche ieri fuori dalla chiesa - aveva confermato tutti gli appuntamenti per questi giorni allo studio, doveva perfino andare a giocare a tennis da lì a poche ore». E anche gli inquirenti confermano la tesi dell’incidente. Forse ha avuto un improvviso malore mentre stava spostando alcuni vasi di fiori sul terrazzo, ed è precipitato.