Tirano, altri profughi fermati alla stazione: tentavano la via svizzera

"Tutto questo è capitato perché recentemente sono stati accolti in Svizzera 15 immigrati: si deve essere sparsa la voce. Ora speriamo che, il fatto che siano stati respinti, scoraggi altri a provarci"

Alcuni dei profughi fermati a Tirano (Nat.P.)

Alcuni dei profughi fermati a Tirano (Nat.P.)

Tirano, 21 ottobre 2016 - Continua a preoccupare la situazione dei profughi che cercano di raggiungere la Svizzera passando per Tirano. Venerdì altri nuovi arrivi, una dozzina di adulti fermati alla stazione della Città Aduana prima che riuscissero a salire sul Trenino rosso del Bernina per varcare il confine e rimandati a Milano come quelli giunti giovedì.

L’altro giorno, la presenza di tre bambini con le loro mamme, però, ha reso la situazione ancora più delicata. «Intorno alle 17 - racconta il comandante della Polizia locale di Tirano, Fabio Della Bona - quando è andato via il sole ed è calato anche il freddo, le mamme, che non indossavano vestiti molto pesanti, hanno iniziato a tremare dal freddo. Ci abbiamo impiegato circa 20 minuti per convincerle a trasferirsi nella sala d’attesa della stazione, perché avevano paura che gli capitasse qualcosa: si attaccavano ai muri della stazione della Ferrovia Retica come se fosse la Svizzera».

Dopo le 20 è arrivata la decisione del gruppo di rientrare in treno a Milano: «Noi andiamo via - ha detto la madre di un bambino - ma domani siamo ancora qua». «Tutto sommato - aggiunge Della Bona - la vicenda si è risolta abbastanza bene, ma è chiaro che queste persone cercano una via di passaggio, come sta capitando a Como o a Ventimiglia. Tutto questo è capitato perché recentemente sono stati accolti in Svizzera 15 immigrati: si deve essere sparsa la voce. Ora speriamo che, il fatto che siano stati respinti, scoraggi altri a provarci».