"Profughi ad Aprica, ora cambiano le regole"

Il paese ne ospiterà meno e saranno impegnti in attività di volontariato

All’Aprica i profughi saranno coinvolti in attività  di volontariato

All’Aprica i profughi saranno coinvolti in attività di volontariato

Aprica, 26 ottobre 2016 - I profughi ospitati ad Aprica presto saranno impegnati in attività di volontariato, così come previsto nel protocollo sottoscritto lo scorso agosto e così come stabilito durante l’incontro svoltosi nella mattinata di ieri in Prefettura. Alla riunione hanno preso parte il prefetto di Sondrio Giuseppe Mario Scalia, il sindaco di Aprica Carla Cioccarelli, il capo di gabinetto e il direttore dell’area finanziaria, con i gestori dei centri di accoglienza di Aprica, Carlo Montini e Paolo Cioccarelli.

Al momento Aprica ospita cinquantacinque richiedenti asilo, un numero inferiore rispetto a quello iniziale di ottantaquattro, poi ridotto grazie a un accordo raggiunto fra il sindaco e il prefetto. Proprio riguardo a coloro che ancora soggiornano in paese è stata rivolta l’attenzione in occasione dell’incontro di ieri, durante il quale - come viene spiegato in una nota diffusa dalla prefettura in accordo con le altre parti coinvolte - «è emersa la volontà di rendere operativo il protocollo relativo all’attività di volontariato sottoscritto il 3 agosto scorso con il gestore della Unoperuno srl, Paolo Cioccarelli, per l’impiego in attività di pubblica utilità dei profughi ospitati in quella struttura».

A tal proposito viene comunicato che «con il gestore si è concordato di dare concreta attuazione al contenuto del protocollo medesimo, mediante l’ausilio della Caritas, per l’individuazione di un mediatore che si adoperi, d’intesa con l’amministrazione comunale, sulle modalità di volontariato da svolgere nel Comune di Aprica».

La riunione di ieri ha rappresentato anche l’occasione per chiarire alcune importanti questioni legate all’ospitalità dei migranti presso l’albergo Aurora. «Per quanto attiene questa struttura gestita dal signor Montini si è concordato che lo stesso si renda disponibile a risolvere le criticità emerse nei confronti della proprietà dell’immobile e dei fornitori - viene chiarito - Tale comportamento è stato ritenuto come elemento imprescindibile per il proseguimento dell’affidamento dei servizi di accoglienza. Montini ha assicurato altresì l’impegno successivamente alla sottoscrizione del protocollo e la contestuale attivazione dello stesso per consentire lo svolgimento delle attività di volontariato indicate».