Asst ValtLario, nuovo servizio per i pazienti cronici

La novità riguarda 44mila assistiti che risiedono in Valtellina, Valchiavenna e Medio Alto Lario

La riunione dipartimento territorio con i vertici di Asst

La riunione dipartimento territorio con i vertici di Asst

Sondrio, 19 settembre - La macchina organizzativa per la presa in carico dei pazienti cronici e fragili è partita da tempo in Asst ValtLario ed ha consentito di presentare, nei termini, la candidatura a ricoprire il ruolo di gestore ed erogatore delle prestazioni riferite a questa fascia di pazienti che risiedono in Valtellina, Valchiavenna e Medio Alto Lario. Si tratta, nello specifico e in ordine di maggior diffusione fra la popolazione, di ipertensione arteriosa, diabete tipo II, cardiopatia ischemica, scompenso cardiaco, miocardiopatia aritmica, Bpco (bronco pneumopatia cronica ostruttiva), vasculopatia cerebrale, vasculopatia arteriosa, insufficienza renale cronica, insufficienza respiratoria e ossigenoterapia, diabete tipo I. Per un totale di 44mila assistiti nel territorio di Asst Valtellina e Alto Lario, di cui, oltre 17mila affetti da ipertensione arteriosa, e 5550 affetti da diabete tipo II, le due patologie croniche più diffuse fra la popolazione residente. Per tutti i pazienti affetti da queste patologie, quindi, si apre un nuovo e migliorato percorso di cura che va nella direzione tracciata dalla riforma del 2015 che vede l’attribuzione di un ruolo cardine al Medico di Medicina Generale.

"100% è il livello di gradimento espresso rispetto alla nostra attività di ospedalizzazione a domicilio delle Cure Palliative - conferma Giusy Panizzoli, direttore generale di Asst ValtLario - E’ su queste basi che ci siamo candidati al ruolo di gestore-erogatore della presa in carico delle persone con cronicitá, puntando, oltre che sulla formazione, già in essere, dei nostri operatori, anche a dotarci di quelle specialità che, ad oggi, ancora la nostra Asst non è in grado di offrire, quali la Ct-Pet (Tomografia computerizzata e tomografia ad emissione di positroni) e la Moc (Mineralometria ossea computerizzata, utile a testare il livello di calcio nelle ossa)". "Vogliamo adottare la prassi di “andare incontro” al paziente cronico o fragile, dapprima valutando il suo bisogno di salute, quindi stendendo un apposito “Piano di Assistenza Individuale” (PAI) comprensivo degli esami e dei controlli periodici che la particolare patologia richiede, assicurandosi, infine, che vengano effettuati", ha commentato Rosella Petrali, direttore socio sanitario di Asst ValtLario.