Sondalo, Morelli vietato a Giorgio Gori. Il sindaco non ci sta

"Ma come siamo caduti in basso!!". Luigi Grassi, sindaco di Sondalo, esprime tutto il suo disappunto sul suo profilo facebook.

Il sindaco di Sondalo Luigi Grassi (National Press)

Il sindaco di Sondalo Luigi Grassi (National Press)

Sondalo 14 dicembre 2017 - "Si stenta a crederci! Ma non è una fake news! Ma come siamo caduti in basso!!". Nella giornata di oggi è intervenuto con un incisivo post su facebook anche il sindaco di Sondalo Luigi Grassi esprimendo vivo rammarico per il divieto posto dalla Regione a Giorgio Gori di accedere all'ospedale Morelli e al museo dei sanatori. Il candidato del centrosinistra per le elezioni regionali in Lombardia nonché sindaco di Bergamo, giunto in Valtellina martedì scorso per visitare l'ospedale sondalino, incontrare i membri  del Comitato a Difesa della Sanità di Montagna e la cittadinanza si è, infatti, visto negare dalla Regione la possibilità di visitare la struttura sanitaria e addirittura il Museo dei Sanatori.

Un divieto che ha lasciato basiti i sondalini orgogliosi dell'ospedale Morelli, una eccellenza sanitaria che vanta storia di prestigio e che meriterebbe da tanto, troppo tempo ben altra attenzione da parte dei piani alti. "A Sondalo un gruppo di cittadini si sta battendo per assicurare un futuro all'ospedale Morelli. Decido di incontrarli per ascoltare le loro ragioni e conoscere meglio questa importante struttura sanitaria, ma appena arrivato c'è una sorpresa: la Regione, con grande disappunto del sindaco, non mi consente la visita dell'ospedale e neppure ("disposizioni regionali") del Museo dei Sanatori.

Pazienza: l'incontro con i cittadini e con i giornalisti lo facciamo in strada e nonostante il freddo viene bene lo stesso. Proseguiamo il nostro viaggio con un sorriso!". Così aveva postato Gori martedì scorso sul personale facebook appena scoperta l'amara. Nella giornata di oggi il commento da parte del primo cittadino di Sondalo seguito da una valanga di like e altrettanti interventi di approvazione da parte dei sondalini e di numerosi Valtellinesi. "Solitamente le eccellenze vengono mostrate con orgoglio - scrive il sindaco Grassi - Forse in questo caso le ultime scelte strategiche  imbarazzano gli stessi strateghi. Ma la decisione che più si fatica a comprendere è il divieto alla visita al Museo dei Sanatori. Un Museo dovrebbe essere il luogo della storia, della cultura e quindi inclusivo ed aperto a qualsiasi persona a prescindere dalla sua religione, dal colore della pelle e perfino dalla sua appartenenza politica. Ma come siamo caduti in basso!!"