Morbegno, scritte sui muri a sostegno degli antifascisti: "Tutti presto liberi"

Vernice nera per imbrattare. Si indaga, la svolta dalle telecamere

I carabinieri di Morbegno indagano sulle scritte apparse sui muri degli edifici forse durante la notte

I carabinieri di Morbegno indagano sulle scritte apparse sui muri degli edifici forse durante la notte

Morbegno, 1 dicembre 2016 - Scritte in nero sui muri in una zona di Morbegno in pieno centro, a chiaro sfondo politico. Forse soltanto opera di una ragazzata, ma non si può escludere che, in realtà, a muovere la mano dell’anonimo imbrattatore notturno ci sia qualcosa di più serio. «L’antifascismo non si processa! Liberi tutti!». La più vistosa, per il luogo in cui è stata fatta e per il carattere piuttosto evidente dei singoli caratteri.

L’altra, che sembra recare la stessa firma, a poche decine di metri di distanza dalla prima, sul palazzo che sino ad alcuni mesi fa ospitava gli uffici della sede morbegnese di Equitalia. Ecco il contenuto: «Antifà! Liberi!». E sotto le due righe parallele, sempre in grande, la «A» dentro un cerchio, come a fare credere che sia stata ideata da esponenti di «Autonomia operaia», formazione della galassia di estrema sinistra.

I carabinieri di Morbegno indagano sulle scritte apparse sui muri degli edifici forse durante la notte
I carabinieri di Morbegno indagano sulle scritte apparse sui muri degli edifici forse durante la notte

Non è affatto da escludere, invece, che si tratti di una mossa per depistare, magari la mano è di esponenti di tutt’altra area e simpatia politica. Resta il fatto che anche ieri in tanti, mentre si recavano nei negozi a fare la spesa e nei giorni scorsi, hanno notato le scritte che campeggiavano e si sono soffermati a osservare i muri imbrattati.

Su queti fatti, che hanno sollevato nella città del Bitto un’ondata di commenti indignati, sono in corso serrate indagini da parte dei carabinieri della locale caserma. Anche l’altro giorno, secondo quanto ci ha riferito il titolare della gioielleria «Vitali», i militari del comandante Antonio Sottile si sono presentati in diverse attività commerciali della zona per chiedere ai negozianti le cassette con i video delle immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza, installati in passato dai tecnici incaricati dai commercianti a tutela delle stesse attività economiche. Dalla visione delle immagini potrebbe, a breve, giungere una svolta all’indagine.

Intanto la Cisl esprime «vicinanza, solidarietà e pieno sostegno al segretario generale Cgil di Sondrio, Giocondo Cerri, e alla sua famiglia» per la scritta ingiuriosa apparsa nei giorni scorsi all’esterno della porta della casa del sindacalista. La Cisl «ritiene quanto accaduto un fatto gravissimo».