Morbegno in cantina affidata ufficialmente ai due consorzi

Il sindaco Ruggeri: «La manifestazione si farà, come annunciato. Basta con le tesi catastrofiste»

Morbegno in Cantina

Quattro fine settimana, tra gusto e storia, arte e cultura, nelle antiche cantine di Morbegno e dei comuni del mandamento, per “perdersi” in un'atmosfera suggestiva ed indimenticabile, negli aromi e nei profumi del Rosso di Valtellina.

Morbegno, 19 agosto 2016 - La Giunta Comunale di Morbegno ha approvato la delibera che autorizza il Consorzio Turistico di Morbegno e il Consorzio Turistico "Porte di Valtellina" all'utilizzo del marchio "Morbegno in Cantina" e all'organizzazione dell'evento limitatamente all'edizione 2016, nelle date del 24-25 settembre, 1-2, 7-8-9 e 15-16 ottobre.

In base alle manifestazioni di interesse pervenute entro la scadenza dell'8 agosto scorso,  la Giunta ha deliberato che entrambi gli organizzatori debbano venire autorizzati all'utilizzo del marchio "Morbegno in Cantina", sulla base della seguente ripartizione territoriale: il Consorzio Turistico di Morbegno si impegna ad attuare la gestione totale dell'evento sulla città di Morbegno; il Consorzio Turistico "Porte di Valtellina" si impegna ad attuare la gestione totale dell'evento sui Comuni del mandamento aderenti alla manifestazione.

«Come ampiamente anticipato, le Cantine si faranno, con la collaborazione delle associazioni di volontariato operanti sul territorio - ha dichiarato il Sindaco Andrea Ruggeri – la Giunta ha lavorato in considerazione di due punti cardine: autorizzare dei soggetti che potessero garantire standard qualitativi adeguati nella realizzazione di un evento così importante in termini economici e sociali e, sulla traccia del programma elettorale premiato dagli elettori, garantire la trasparenza dei proventi derivanti dalla manifestazione. Spiace pertanto che, a più riprese e senza alcun motivo tangibile se non quello dettato da una distorta e bassa forma di politica, esponenti dell'Amministrazione abbiano corroborato tesi catastrofiste e "preoccupate"».