Finisce sotto il tram con la moto, in Valle il cordoglio per la morte di Matteo Mevio

La causa del drammatico incidente quasi certamente una manovra sbagliata con la moto

Matteo Mevio, il pizzaiolo 28enne di Tirano.  Era molto amato  e conosciuto

Matteo Mevio, il pizzaiolo 28enne di Tirano. Era molto amato e conosciuto

Tirano, 1 novembre 2016 - É stata quasi certamente una manovra sbagliata con la moto, un errore che a molti capita senza grossi conseguenze, ma che è costato la vita a Matteo Mevio, il pizzaiolo 28enne di Tirano, giovane imprenditore che a nemmeno 30 anni era già titolare di due pizzerie di successo a Milano. Matteo, che aveva lasciato la Valtellina da tempo, prima per fare esperienza all’estero, poi per trasferirsi in pianta stabile nel capoluogo lombardo, ha combattuto per dieci giorni come un leone, poi si e dovuto arrendere, domenica, alle gravissime lesioni riportate giovedí 20 ottobre, di notte, dopo aver finito di lavorare nella sua pizzeria. In sella alla sua moto è caduto e finito sotto una carrozza del tram 16 in via Bergamo. Stando ai primi rilievi, alla base dell’incidente ci sarebbe stata una frenata brusca del 28enne, che viaggiava nel senso opposto rispetto al mezzo Atm, diretto in centro.

Le condizioni di Matteo sono apparse subito disperate, quando è stato soccorso era in arresto cardiocircolatorio, i paramedici lo hanno salvato e rianimato nel tragitto verso il Policlinico, ma tante e gravissime le lesioni interne riportate dal 28enne nel terribile schianto. Tre giorni dopo il terribile bollettino medico: la situazione cerebrale, a causa della mancanza di ossigeno molto prolungata, era ormai compromessa in maniera quasi definitiva. E domenica scorsa il tracollo fisico e la morte. «Ha sbagliato una manovra - ha raccontato un amico che casualmente era lì in quel momento, e che ha chiamato subito i soccorsi -. Ma c’è voluta mezzora per liberarlo, e la sua situazione era già grave». Le indagini comunque sono ancora in corso, sul corpo di Matteo verrá effettuata l’autopsia, per questo motivo non é stato ancora concesso il nulla osta alla sepoltura e i funerali non sono ancora stati fissati.

«Magari domani penserò al tuo viso che sorride, con quelle fossette, con un sorriso - il saluto dell’amico Davide Cancelli, che per giorni ha tenuto informati amici e conoscenti sulle condizioni di Matteo -. Non oggi fratello. Oggi ho accarezzato il tuo viso, e toccato le tue lacrime, per l’ultima volta. Ti ho sussurrato nell’orecchio che un giorno ci rivedremo... ho cercato di accompagnarti in questo tuo ultimo viaggio, spero che tu abbia sentito la mia mano. La tua voce ancora rimbomba nel mio cuore e poi... mannaggia a Whatsapp, sento ancora quel messaggio vocale per il mio compleanno. Mi dicesti: sarò sempre con te, passo a passo. Ti prego dimmi che sarà così anche ora».