Sondrio, Mattarella: "Piano edilizia scolastica e patto sociale contro il bullismo"/ VIDEO

Il Presidente della Repubblica ha partecipato a "Tutti a Scuola", evento formale per l'inaugurazione del nuovo anno scolastico

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Sondrio 30 settembre 2016 -  Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è andato in visita a Sondrio per "Tutti a Scuola", evento formale per l'inaugurazione del nuovo anno scolastico, inizialmente previsto per il 19 settembre scorso e poi rinviato di undici giorni a seguito della morte dell'ex Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Fu proprio Ciampi l'ultimo presidente a far visita alla cittadina valtellinese, era il 2003. Mattarella è atterrato alle 19 di ieri all'aeroporto di Caiolo ed ha pernottato all'Hotel Campelli di Albosaggia, a circa 4 km dal centro città.  Poco prima delle 13 ha lasciato Sondrio: sono stati numerosi gli studenti e non solo che hanno chiesto e ottenuto un selfie. Capo dello Stato ha anche firmato numerose bandierine tricolori ed è ripartito tra gli applausi.

L'ARRIVO DI MATTARELLA - Una platea tricolore ha accolto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia di inaugurazione dell'anno scolastico (VIDEO).  Da tutta Italia sono arrivati da 1500 studenti, e tutti indossano un cappellino con uno dei colori della bandiera, verde, bianco o rosso con la scritta 'Tutti a scuola'. Per ognuno dei presenti, anche un fazzoletto con il tricolore da tenere al collo, nel taschino o semplicemente da sventolare. Sul palco l'orchestra degli studenti dei Conservatori di tutto il Paese, che suona brani di musica leggera. La cerimonia è iniziata con un ricordo di Carlo Azeglio Ciampi. Proprio Ciampi, ha ricordato Fabrizio Frizzi, che presenta la diretta su Rai 1, ha voluto questa festa, arrivata ormai alla 16esima edizione. "Nel 2000 eravamo al Vittoriano a Roma con il presidente Ciampi, fondatore di questa festa della scuola, e gli abbiamo fatto una piccola sorpresa, perché gli abbiamo fatto incontrare la su squadra del cuore, il Livorno", ha spiegato mentre veniva mostrato un video di quella prima "Festa della Scuola". Numerose le personalità presenti ad accogliere il Presidente.

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IL RICORDO DI CIAMPI -  "Saluto il ministro Giannini, che ringrazio anche per il ricordo del Presidente Ciampi. Abbiamo differito questo incontro di qualche giorno per poter rendere, il 19 scorso, l'ultimo saluto a quel grande Presidente della Repubblica che è sempre stato molto attento al ruolo della scuola". Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha iniziato il suo intervento alla manifestazione "Tutti a scuola" a Sondrio, che inaugura l'anno scolastico.

"QUESTIONE SCOLASTICA E' QUESTIONE NAZIONALE" -  "L'anno scorso abbiamo celebrato l'inizio dell'anno scolastico a Ponticelli, un quartiere significativo di Napoli. Si tratta di scuole di due zone diverse, con condizioni e potenzialità specifiche. Costituiscono entrambe parte integrante della scuola italiana. Questa staffetta ideale tra il Meridione e il Nord del nostro Paese sancisce, ancora una volta, il profilo della questione scolastica come grande questione nazionale". Queste le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante il discorso inaugurale di apertura dell'anno scolastico dal palco del campus di Sondrio, sede scelta per il tradizionale appuntamento inaugurato nel 2000 dall'ex Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, ricordato anche per il grande amore che aveva verso la scuola. "A voi studenti vorrei dire che la scuola di oggi disegna, costruisce il vostro domani. Non soltanto sul terreno delle conoscenze e delle competenze, fondamentali per trovare lavoro, ma anche su quello della crescita personale, civile e democratica", dice il Capo dello Stato agli studenti, chiedendo loro di "mettere a frutto questa occasione" e di "usare al meglio il tempo che vi si offre: siate attivi, partecipativi, propositivi" e' l'esortaziome di Mattarella. E "se qualcosa non funziona, cercate di colmare le carenze con il vostro entusiasmo e la vostra iniziativa: questo vi conferira' maggior titolo per indicare le carenze e chiedere gli interventi necessari". 

"UN PENSIERO AGLI STUDENTI COLPITI DAL TERREMOTO" - Mattarella rivolge un saluto particolare al mondo scolastico del capoluogo lombardo che ospita l'edizione 2016 dell'evento, "una realta' che e' insieme di frontiera e di avanguardia- dice- e che presenta punte di vera eccellenza" e un pensiero speciale "agli studenti dei comuni colpiti dal terremoto dello scorso agosto, a quelli che sono qui, con noi, a Sondrio e a quelli che ci seguono in tv dalle classi nei locali provvisori o che sono ospitati in altri edifici". Il Presidente auspica che proprio dalla scuola e dalla voglia di ripartire, insita negli insegnanti e negli studenti delle zone terremotate, parta la spinta per far rialzare le comunita' colpite dal sisma: "Tornare a scuola, pur tra tante difficolta' e disagi, e' un segno concreto di speranza e di rinascita. Posso dirvi, con certezza, che tutti gli italiani sono con voi, senza distinzioni. Guardano a voi, alle vostre famiglie, al dolore che vi ha colpito con partecipazione, con affetto e con solidarieta'. Buon anno scolastico, particolarmente a voi. Siete l'avanguardia della ricostruzione dei vostri paesi". Piu' di una parola e' rivolta da Mattarella alla situazione difficile in cui versano Amatrice, Accumoli e Pescara del Tronto.

"CHIEDERE SICUREZZA E SPERANZA" - "Risulta particolarmente grave, intollerabile e da perseguire con la piu' grande severita' la sottrazione di computer in una scuola di un paese delle Marche colpito dal terremoto: costituisce un tentativo odioso di rubare il futuro ai ragazzi di quel Comune", dice Mattarella, che lo definisce "un'offesa a quell'ampio moto di solidarieta' che si e' sviluppato in tutta Italia". Terremoto che fortunatamente non partorisce solo brutte vicende ma che ha risvegliato quel che di buono c'e' in Italia: "Per fortuna il nostro Paese, nei momenti cruciali, e' capace di grande e concreta solidarieta'" fa sapere il Capo dello Stato, "lo abbiamo visto, nelle ore immediatamente successive al sisma, nell'impegno dei soccorritori, nella risposta dei volontari, nella generosita' delle donazioni. L'Italia si e' manifestata unita, ha ritrovato le ragioni della responsabilita', ha fatto sistema" dice definendo "questo, motivo di orgoglio". Perv Mattarella "si deve sperare che questo spirito di unita' nazionale, che si manifesta, comprensibilmente, con maggiore evidenza nei momenti di grande difficolta', possa divenire un carattere permanente della nostra vita nazionale".  Una considerazione che secondo il Presidente si puo' proporre anche per il mondo della scuola: "A ogni inaugurazione di anno scolastico si registrano polemiche sulle inefficienze del sistema, sull'inadeguatezza degli edifici, sulle difficolta' di assegnare le cattedre, e cosi' via" sottolinea Mattarella, che pone l'accento sul fatto che "l'educazione e' un fattore centrale e decisivo nello sviluppo di un Paese, e' la radice del futuro nazionale ed e' inevitabile e, insieme, opportuno che la scuola sia al centro di un dibattito vivace e intenso. E' giusto, anzi e' doveroso, denunciare carenze, limiti, problemi, che riguardano cosi' da vicino la condizione e il futuro dei nostri ragazzi- sottolinea- E' necessario sollecitare attenzione, rivendicare diritti, chiedere sicurezza e speranza".

"CONTRO BULLISMOUN GRANDE PATTO " -  Nel corso dell'inaugurazione dell'anno scolastico a Sondrio il presidente del Repubblica Sergio Mattarella ha posto l'accento sul problema del bullismo. "E' un problema sociale e culturale di vaste proporzioni - ha aggiunto il Capo dello Stato - la cui risoluzione non può essere posta esclusivamente sulle spalle della scuola, anche se la scuola è, talvolta, luogo privilegiato di questi veri e propri atteggiamenti di prepotenza e di violenza, psicologica e fisica". "Per combattere alla radice questo odioso fenomeno di accanimento contro chi non si omologa, o semplicemente viene visto e perseguitato come debole o come 'diverso' - ha aggiunto - è necessario un grande patto tra scuola, famiglia, forze dell'ordine, magistratura, mondo dei media e dello spettacolo. Un'azione congiunta, capace non soltanto di reprimere ma, soprattutto, di prevenire, con una vera e propria campagna educativa che arrivi al cuore e alla mente dei giovani".

ha collaborato SUSANNA ZAMBON