Livigno, con l’auto finisce contro un furgone: nello schianto perde il suo bimbo

Tragico incidente a Trepalle: la giovane che era incinta è gravissima

I soccorritori intorno alla giovane ferita (National Press)

I soccorritori intorno alla giovane ferita (National Press)

Livigno (Sondrio), 22 dicembre 2017 - Sta lottando come una leonessa per la sua vita, così come ha lottato per preservare il suo piccolo che portava in grembo e che, purtroppo, non ce l’ha fatta. Jennifer Bertolina da ieri pomeriggio è ricoverata in condizioni gravissime nel reparto di Rianimazione dell’ospedale «Morelli» di Sondalo. La 25enne residente a Valfurva, incinta al quinto mese, pochi minuti prima delle 13 di ieri ha avuto un terribile incidente stradale.

Alla guida della sua Citroen C1 stava percorrendo la strada statale 301 del Foscagno. In località Trepalle, nel territorio comunale di Livigno, la piccola utilitaria ha sbandato, probabilmente a causa del ghiaccio presente sulla strada. In quel momento nella località dell’Alta Valtellina la colonnina segnava meno 15 gradi, un freddo gelido, e le strade erano ghiacciate, quello che in gergo viene definito «gelicidio». La 25enne, che era alla ventesima settimana di gravidanza, ha perso per un attimo il controllo della vettura, e il destino crudele ha voluto che in quel momento dalla direzione opposta sopraggiungesse un furgone Volkswagen Van condotto da un albergatore 56enne livignasco. L’impatto è stato inevitabile quanto tremendo: l’auto si è accartocciata su se stessa, al suo interno Jennifer e il suo bambino in grembo rimasti incastrati, hanno riportato lesioni gravissime.

Sul posto in poco tempo sono accorsi i vigili del fuoco volontari del Piccolo Tibet, la Polizia municipale e l’elicottero del 118. Le condizioni della 25enne sono apparse disperate, era in arresto cardiocircolatorio, si è temuto fosse morta sul posto. Invece no, la giovane ha lottato con tutte le sue forze e sull’eliambulanza, nel tragitto verso l’ospedale «Morelli», i paramedici sono riusciti a farle ribattere il cuore. La corsa disperata in ospedale, per cercare di salvare la vita a lei ma anche al piccolo che ancora non aveva visto la luce e di cui mamma e papà non conoscevano probabilmente ancora il sesso. Al «Morelli» i medici hanno tentato di far nascere il piccolo, un parto cesareo disperato che purtroppo non ha avuto l’esito sperato. Il bimbo, ancora troppo piccolo e fragile, solo a metà del suo viaggio in grembo alla mamma, non ce l’ha fatta.