Limiti velocità sulla Statale 36: "Presi in giro dai vertici Anas"

Il comitato "Traforo Mortirolo ora" alza ancora la voce: "La Valtellina è già lontanissima dalla rete autostradale e dai mercati lombardi"

Un tratto della strada statale 36 del lago di Como

Un tratto della strada statale 36 del lago di Como

Tirano, 22 ottobre 2016 - Limiti di velocità sulla Statale 36, il comitato «Traforo Mortirolo ora» alza ancora la voce: «Ci sentiamo presi in giro».

«Siamo venuti a conoscenza – spiega Paolo Oberti - che il direttore del Compartimento Anas di Milano, avrebbe ribadito che “il limite dei 90 chilometri orari nel tratto Abbadia Lariana–Colico, non è allo stato attuale superabile a causa degli oggettivi limiti dimensionali della carreggiata e dalla mancanza di una corsia di emergenza“, ma come già affermato non risulta al Comitato che le gallerie siano diventate più strette! Le vere cause sono burocratiche in primis e strutturali: che la strada del lago è costruita su un versante geologicamente instabile e che lentamente si «muova» lo sanno tutti. Sono sconcertato, pur con il rispetto della persona non riesco a non essere fortemente irritato ed a sentirmi preso in giro. Ma allora in tutti gli anni passati la strada non era sicura con i limiti concessi? La realtà è un’altra: è solo un problema burocratico e di responsabilità che nessuno si vuole prendere. La Valtellina è già lontanissima dalla rete autostradale e dai mercati lombardi; la Provincia di Sondrio, l’unica interamente montana, ha il diritto di avere una viabilità in linea con i tempi moderni e una via di accesso alternativa alla Statale 36 tramite il Traforo del Mortirolo».

Circa l’interrogazione del senatore della Lega Nord Jonny Crosio, poi, «siamo ansiosi di sapere dallo stesso quali risposte abbia fornito Anas – conclude Oberti - e nuovamente torniamo a chiedere ai nostri parlamentari che sarebbe utile ed interessante di presentare una interrogazione parlamentare per avere dati ufficiali sia su quanti soldi siano stati spesi in manutenzione, ordinaria e straordinaria, e sui dati riguardanti la chiusura della strada per detti lavori che ormai è quasi quotidiana».

Insomma, un problema - quello della velocità ridotta sulla «super 36» - destinato a tenere ancora banco a lungo nei duibattiti provinciali.