L’ex caserma Gdf diventa un ostello: ecco il progetto da 300mila euro

In cantiere anche interventi al plesso scolastico per tre milioni

Il primo cittadino di Lanzada, Marco Negrini (Nat.Press)

Il primo cittadino di Lanzada, Marco Negrini (Nat.Press)

Lanzada, 24 settembre 2016 - Definiti quasi tutti gli elementi, l’iter di trasformazione dell’ex caserma della Guardia di finanza, in località Franscia, in struttura ricettiva/ostello può prendere il via. C’eravamo lasciati con due ipotesi al vaglio dell’amministrazione di Lanzada, una più economica, l’altra più onerosa. Ha prevalso la via di mezzo da 300mila euro circa, che trasformerà l’edificio di 600 metri quadri, con ampio spazio antistante, in una struttura ricettiva da una 20ina di posti letto.

«Saranno distribuiti in 3/4 camere, ognuna con bagno privato - specifica Francesco Nana, consigliere comunale con delega all’Urbanistica ed Edilizia privata -. Al pieno terra verranno ricavati un salone e il refettorio. Pensiamo di mantenere l’aspetto architettonico e storico originario, inserendo parti moderne come il vano scala e rendendo il tutto fruibile dai disabili e di sfruttare l’area esterna di ben 500metri quadri». Riconfigurando così un immobile altrimenti senza utilizzo, si amplia l’offerta della Valmalenco, adeguandola a un utenza giovane, mordi e fuggi e desiderosa di vivere la natura di montagna e 360 gradi. «Nelle prossime settimane - precisa il sindaco Marco Negrini - verrà steso il progetto preliminare, l’anno prossimo metteremo a disposizione la somma necessaria, mentre per i cantieri bisognerà aspettare almeno fino alla fine del 2017».

Simili tempistiche avrà la riqualifica del plesso scolastico. Un progetto che, tra ristrutturazione dell’immobile e sistemazione delle aree circostanti, vale oltre 3milioni di euro. La normativa consente di realizzarne, in prima battuta, circa la metà, per un importo di 1 milione 800 mila euro. Si partirà verosimilmente da palestra, spazi culturali, accessi e parcheggi, seguendo un progetto che, in fase preliminare, è stato affidato dal Comune al gruppo di professionisti, guidati dall’architetto Paolo Agostini, che tempo fa aveva vinto il concorso di idee appositamente indetto.

«Dopo la determina dell’Ufficio opere pubbliche, affideremo ufficialmente l’incarico e, poi, faremo una riunione con i tanti soggetti coinvolti in questa maxi ristrutturazione», aggiunge Negrini. Sì, perché, anche se lungo l’iter che dalla progettazione porterà alla realizzazione verranno introdotte una serie di modifiche, l’idea di base vincitrice del concorso prevedeva di coinvolgere, in primis, l’edificio scolastico e, in misura minore, il museo minerario e il Municipio. La configurazione della scuola dipenderà dal suo destino: se debba ospitare solo gli alunni di Lanzada o diventare istituto comprensivo. In entrambi i casi, sarà necessaria la realizzazione ex novo della centrale termica, del parcheggio interrato che ospiterà anche la biblioteca, della sala teatro/cinema/auditorium e della palestra. Interventi meno radicali riguarderanno Municipio e museo mineralogico.