Sos strade in Valtellina: "Troppi frontali sulla Ss 38"

Il presidente di Aci, Giovanni Trinca Colonel, si esprime dopo i sinistri, anche recenti, che sono costati la vita a molte persone

Incidenti sulla SS 36

Incidenti sulla SS 36

Sondrio, 18 febbraio 2018 -  «Con strade a quattro corsie e gli spartitraffico si dimezzerebbero gli incidenti frontali, la principale causa dei mortali in provincia di Sondrio». Così il presidente di Aci, Giovanni Trinca Colonel, si esprime dopo i sinistri, anche recenti, che sono costati la vita a molte persone e hanno riportato al centro dell’attenzione la pericolosità di alcuni tratti delle strade valtellinesi.

Trinca Colonel si focalizza su un problema in particolare: «Gli ultimi incidenti gravi sono stati tutti frontali su strade a due corsie e sempre nei soliti punti in cui si ripetono da anni. I frontali in genere non sono causati da un eccesso di velocità, ma da caso fortuito, che può essere distrazione, malore, guasto all’auto. Si invade la corsia opposta e il risultato è tristemente matematico: anche viaggiando ognuno a 50 chilometri orari l’impatto avviene a 100 e questo determina, in tanti casi, la morte di uno dei conducenti». Trinca Colonel, nella sua analisi, riporta alla mente gli incidenti degli ultimi mesi: a marzo a Samolaco, persero la vita due 20enni nello schianto contro una Bmw che sembra invase la corsia opposta (in cui viaggiavano loro); a luglio, a Novate Mezzola, un cuoco alla guida della sua auto andò a sbattere contro un camion che era nell’altra corsia, morendo pochi giorni dopo; a luglio, a Cosio Valtellino, a perdere la vita fu una donna milanese di 78 anni che stava giungendo in Valle con il marito al volante, la loro auto invase la corsia opposta e si schiantò contro quella in arrivo da Sondrio; una settimana fa, a Castione un giovane bancario brianzolo si è scontrato con un pullman di linea, andando nella corsia opposta, e perdendo la vita. Chi viaggiava nell’altro senso di marcia ha tentato di evitare l’impatto, senza risultato. Secondo l’esperto tanti si potrebbero salvare con quattro corsie divise.

«Il problema  non è il comportamento scorretto degli automobilisti – dichiara – Per regolare la velocità, comunque, non sono a favore dei dissuasori, per due ragioni: quelli di terra impediscono ai mezzi di soccorso un pronto intervento. Mentre le colonnine, in caso di distrazione da parte del conducente (che li nota all’ultimo minuto), determinano una frenata improvvisa che in molti casi provoca tamponamenti. La soluzione sarebbe costruire strade a quattro corsie con spartitraffico, che impediscono lo scontro (in casi di malori, distrazione o avaria) con le auto che viaggiano in direzioni opposte». Secondo Trinca Colonel bisognerebbe attuare interventi in questa direzione e più costosi, ma durevoli, a cominciare da ora, con le opere in programmazione.