Sondrio, oltre 20 clandestini bloccati in stazione: "Dov’è il prefetto?"

I due poliziotti in servizio al posto di Polizia ferroviaria, per gestire al meglio l’emergenza, hanno chiesto il supporto di colleghi dalla Questura di Sondrio

Gli immigrati in stazione a Sondrio (Nat.P.)

Gli immigrati in stazione a Sondrio (Nat.P.)

Sondrio, 19 ottobre 2016 - Attimi concitati nella tarda mattinata di ieri alla stazione ferroviaria del capoluogo valtellinese. Per carità, nessun episodio di violenza sui binari o all’interno dei vagoni. Il capotreno, del convoglio locale proveniente dallo scalo di Lecco e con arrivo a Sondrio previsto alle 12.10, ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Cosa era successo? Sui vagoni il controllore aveva chiesto il biglietto a un nutrito gruppo - di circa 25 uomini di colore, poi risultati essere migranti da tempo ospiti di una Casa d’accoglienza per richiedenti asilo situata ad Ardenno - di viaggiatori, tutti risultati però sprovvisti di regolare biglietto.

Il gruppoone di nordafricani, a quel punto, è stato radunato in una carrozza e poi, una volta il treno è approdato alla stazione più importante della Valtellina, i presenti, privi di titolo di viaggio, sono stati fatti scendere a due a due, al fine anche di evitare possibili incidenti, e radunati in una sala d’aspetto fra la curiosità degli altri passeggeri che hanno assistito al movimento sulla banchina. Nel frattempo i due poliziotti in servizio al posto di Polizia ferroviaria, per gestire al meglio l’emergenza, hanno chiesto il supporto di colleghi dalla Questura di Sondrio. In poco tempo nella zona sono giunte tre «pantere» della Polizia di Stato in appoggio delle quali sono arrivate pure due pattuglie della Polizia locale.

Un'ordinanza prefettizia, di qualche tempo fa, al fine anche di evitare qualsiasi spiacevole episodio dispone che non si possano muovere in gruppi così consistenti i migranti. A Sondrio, gli agenti intervenuti - in attesa di ricevere le disposizioni dei superiori dalla Questura cittadina - ne hanno contati oltre venti. Per la precisione 25. Ma cosa ci facevano ieri, dopo mezzogiorno, così tanti migranti in città, provenienti dal paese di Ardenno?

«Siamo venuti qui perchè vogliamo un incontro con il prefetto di Sondrio. Siamo stanchi di aspettare di sapere quale sarà la nostra sorte. Cosa aspettano a darci i documenti per regolarizzare la nostra posizione in Italia di richiedenti asilo? Siamo profughi fuggiti da guerre, da situazioni di pericolo, da carestie...», hanno spiegato due di essi in un italiano abbastanza comprensibile. Del resto, nessuno di loro risulta abbia preso in precedenza contatti con la prefettura per fissare un appuntamento con i vertici.

Non è da escludere che, in questi giorni, qualcuno abbia suggerito loro questa mossa, cioè di mettere in campo magari un’azione di protesta come altre messe in atto nei mesi passati, pure davanti all’ingresso della Questura in via Sauro. Stavolta si lamenterebbero anche della diminuzione del vitto e del ritardo nel pagamento del «pocket-money» da parte delle strutture ricettive che li accolgono, in quanto a loro volta denunciano slittamenti nei pagamenti delle rette da parte dello Stato.