Giro, Nibali "doma" lo Stelvio e dedica il trionfo a Scarponi

Lo Squalo batte in volata lo spagnolo Landa nel tappone alpino che ha attraversato anche il Mortirolo. Dumoulin regge e resta in rosa

La volata vincente di Nibali

La volata vincente di Nibali

Bormio, 23 maggio 2017 - Si è conclusa con una volata a due la tappa regina del Giro d'Italia, da Rovetta a Bormio. A trionfare, dopo quasi 6 ore e mezza di gara e 222 chilometri è stato Vincenzo Nibali, che sul traguardo ha beffato lo spagnolo Mikel Landa. Regge bene l'impatto con il tappone alpino l'olandese Tom Dumoulin che, pur fra mille sofferenze (è stato anche fermato da un problema intestinale), ha difeso la maglia rosa, che indossa dal 16 maggio scorso. Ma dietro di lui, in classifica generale, si avvicina il colombiano Nairo Quintana, terzo sull'arrivo di Bormio.

La sedicesima tappa, la più spettacolare della corsa rosa, ha attraversato salite storiche come quella del Mortirolo, partendo da Monno, e quella classica dello Stelvio (Cima Coppi), ancora innevata. Alla fine ha prevalso lo "Squalo" Nibali, che ha attaccato in salita e, soprattutto, in discesa. Alla fine, dopo aver staccato i fuggitivi insieme a Landa, ha prevalso in volta sul traguardo di Bormio. 

L'ascesa verso lo Stelvio
L'ascesa verso lo Stelvio

Il corridore siciliano ha voluto dedicare la vittoria al collega Michele Scarponi, morto il 22 aprile scorso dopo essere stato travolto da un furgone durante un allenamento: "Proprio ieri ricorreva un mese dalla morte di Michele, siamo tutti molto dispiaciuti per ciò che è successo, ieri sera la moglie Anna mi ha mandato un messaggio dicendomi di pensare a lui. E anche i miei compagni mi dicono di ricordarlo quando sono in difficoltà". "Anche Landa ci teneva tantissimo a vincere, - ha aggiunto Nibali - eravamo insieme in squadra (all'Astana, ndr), eravamo come fratelli e Michele, con le sue battute, ci teneva sempre allegri. È una grande perdita, ma la cosa più bella, per tenere vivo il suo ricordo, è vedere i suoi video in cui ride e scherza. E anche il pubblico lo ricorda sempre con scritte e cartelli: è bellissimo".