In mille a Gerola per la giornata benefica: raccolti oltre 25mila euro

Borsa di studio di 20.000 euro per la lotta al Melanoma, oltre 5.000 euro per la prevenzione

Un momento del torneo di pallavolo

Un momento del torneo di pallavolo

Gerola Alta, 25 settembre 2017 - Solidarietà, progetti, ricerca, nasce una borsa di studio, vengono coinvolte associazioni nazionali. Ammonta a oltre 25.000 euro la raccolta fondi e sottoscrizioni svoltasi a Gerola, in Valtellina lo scorso luglio in occasione dei memorial Roberto Vairetti e Simone Acquistapace. Una giornata di sport amatoriale indetta dalle famiglie e dedicata a due compianti sportivi, Vairetti ex calciatore era stato tra l'altro allenatore delle giovanili per l'Unione Talamonese, Simone un amico e atleta del Volley di Cosio Valtellino. Il primo era scomparso nel gennaio del 2015 per gli esiti di un male aggressivo, Simone Acquistapace lo scorso maggio a causa di una grave malattia. I risultati dei memorial «Torneo di calcio a 5 intitolato a Roberto Vairetti» e il «Torneo di “green volley”» per formazioni miste, in ricordo di Simone Acquistapace sono stati resi noti in questi giorni.

La borsa di studio del valore di 20.000 euro è intitolata a Simone Acquistapace, «per lo svolgimento di attività di ricerca nell’ambito della tematica “Analisi genetico-molecolare per la identificazione di fattori di insorgenza e sviluppo del Melanoma”. La istituiscono le famiglie Acquistapace e Vairetti, la gestisce attraverso un bando l'associazione Intergruppo Melanoma Italiano. Oltre 5000 euro saranno inoltre donate per sostenere attività di prevenzione contro i tumori alla associazione Prevenzione Melanoma Apaim. «Qualche volta la generosità e la solidarietà raggiungono riscontri importanti, hanno nomi, cognomi – hanno affermato i familiari di Roberto Vairetti – in questi giorni stiamo diffondendo i numeri, la consistenza della iniziativa. A Gerola sede che ospitava le manifestazioni contammo nella domenica dei due memorial, oltre mille presenze, giocarono in tornei di volley e calcetto quasi 300 sportivi. E oggi grazie a quella mobilitazione solidale nasce una borsa di studio e si possono aiutare associazioni impegnate nella prevenzione». Oltre alle adesioni parteciparono anche tante aziende, pro loco, piccoli negozi e ristoranti. «Ognuno mise a disposizione fondi, offerte, prodotti senza chiedere niente in cambio». «Rendiamo noti destinazioni e cifre anche per ringraziare chi ha dato – ha affermato ieri Elisabetta Manni, compagna di Simone – il sostegno va a chi lavora contro le malattie, ogni contributo è stato importante».