Frana in Valtellina, si indaga per omicidio colposo. Migliora il bimbo di 5 anni

Tre morti e due feriti, l'inchiesta è a carico di ignoti e ipotizza pure il disastro colposo

Frana a Chiareggio

Frana a Chiareggio

Chiesa in Valmalenco (Sondrio), 14 agosto 2020 - Omicidio colposo plurimo e disastro colposo. Sono le ipotesi di reato, al momento a carico di ignoti, contenute nel fascicolo aperto dal sostituto procuratore Stefano Latorre, titolare dell’inchiesta (con perizia affidata al geologo Maurizio Azzola) sulla “frana-assassina” che a Chiareggio, frazione di Chiesa in Valmalenco, l’altro pomeriggio ha travolto due auto uccidendo tre persone e ferendone in modo grave altre due. Vittime e feriti sono tutti residenti in provincia di Varese e affezionati villeggianti, da diversi anni, in Valmalenco. 

Ieri si sono mossi anche gli amministratori: gli assessori regionali Massimo Sertori e Pietro Foroni hanno svolto un sopralluogo e annunciato i primi stanziamenti per la messa in sicurezza dell’area, mentre si valuta la graduale riapertura diurna della strada con servizio di guardania e il sindaco firmerà l’ordinanza di evacuazione per 15 famiglie residenti in un complesso di appartamenti a ridosso del torrente Nevasco. Intanto la prefettura ha fatto sapere che si sono conclusi gli accertamenti del personale specializzato, con i cani addestrati, per le ricerche fra macerie: nello smottamento, innescato dalle violente piogge, non sono rimaste coinvolte altre persone, come invece a lungo si è temuto. 

Nelle ultime ore si è andata anche chiarendo la dinamica della tragedia. La jeep Suzuki bianca condotta da Gianluca Pasqualone, 45 anni, alle 17 è stata investita da un fiume di fango e sassi, sbalzata dal piccolo ponte che stava attraversando sul Nevasca e scaraventata nel greto del torrente. A morire con lui, la compagna che gli sedeva accanto, Silvia Brocca, 41 anni, assistente in uno studio dentistico di Sesto Calende e Alabama Guizzardi, di Gallarate, figlia di amici che precedevano la jeep e che proprio mercoledì festeggiava i 10 anni. Leo, il figlioletto di Gianluca e Silvia, di 5 anni, è stato recuperato dal torrente e trasportato all’ospedale di Bergamo, dove le sue condizioni restano gravi. Il bimbo, in una manciata di secondi, è rimasto orfano di entrambi i genitori.

Anche un 49enne di Merone, Davide Rizzi, vigile del fuoco volontario a Erba, è stato travolto dai detriti mentre cercava di portare aiuto ed è ricoverato. La comitiva stava raggiungendo Chiareggio per festeggiare il compleanno di Alabama in uno dei ristoranti della piccola frazione a 1.600 metri (600 persone isolate). L’auto dei genitori di Alabama precedeva quella di Pasqualone, quando alle spalle ha sentito un forte boato. «I genitori hanno scavato a mani nude nel fango per cercare di salvare la ragazzina», ha riferito ieri il sindaco Renata Petrella