Bormio, in tanti per l’ultimo saluto a Filippo: "Continua a insegnarci a sorridere"

Il parroco: "Tutti ci chiediamo il perchè e non sappiamo risponderci. Possiamo solo affidarci a Dio in questo momento di grande dolore"

Filippo Galas, classe 1993

Filippo Galas, classe 1993

Bormio, 30 agosto 2016 - In tanti, tantissimi, lunedì pomeriggio al funerale di Filippo Galas. Molti giovani, amici e colleghi del 22enne vittima di una scivolata fatale venerdì sera in Valdisotto. Tutti con lo sguardo a terra, gli occhi di chi ha pianto per ore cercando di dare una risposta a quell’unica domanda: «Perché?». Una domanda a cui ha cercato di dare una risposta anche il parroco di Bormio, don Francesco Marinoni, che alle 14.30 ha celebrato i funerali davanti ad una vera folla.

IN CHIESA Tanta commozione alla cerimonia funebre di Filippo Galas
IN CHIESA Tanta commozione alla cerimonia funebre di Filippo Galas

«Tutti ce lo chiediamo - ha detto - e non sappiamo risponderci. Possiamo solo affidarci a Dio in questo momento di grande dolore». Gli amici del giovane maestro di sci, i colleghi della International ski school della Magnifica Terra, dove lavorava da due anni, i parenti e tutto il paese si sono stretti attorno alla famiglia di Filippo, da tutti chiamato Pippo, e in particolare alla mamma Agnese, al papà Mariano e alla sorellina più piccola Allegra, colpiti così duramente da una tragedia inspiegabile.

Filippo ha perso la vita mentre era con gli amici in un venerdì sera come altri, che doveva essere all’insegna del divertimento. Volevano raggiungere una pozza di acqua termale nel bosco, ma è scivolato, un piede in fallo, un volo di settanta metri che non gli ha lasciato scampo. «Continua ad insegnarci a sorridere. Buon viaggio», scrivono gli amici su Facebook, mentre i colleghi della scuola di sci lo vogliono ricordare con un video in cui si dedica alla sua più grande passione, gli sci e la neve appunto. «Grazie Fil dell’allegria che ci hai dato. Collega, ma soprattutto amico».