"Il dibattito per gli studenti si paga" e fra i genitori scoppia la polemica

"Avevamo raccolto 1,5 euro a testa per l’affitto della sala comunale ma dopo le rimostranze di alcuni genitori ho restituito tutto. Pagherò di tasca mia"

Studenti al Campus scolastico di Sondrio (Archivio National Press)

Studenti al Campus scolastico di Sondrio (Archivio National Press)

Sondrio, 1 divembre 2016 - Polemica attorno ad un dibattito sul tema del referendum costituzionale organizzato una decina di giorni fa dal consigliere comunale Gianfranco Bordoni per gli studenti dell’ultimo anno del liceo Piazzi Perpenti e del Pio XII. Ma ora, Bordoni, prende la parola per spiegare quella che definisce «una situazione imbarazzante».

Andiamo con ordine: a dare vita alla polemica alcuni genitori, che hanno lamentato il fatto che i ragazzi hanno dovuto pagare 1,50 euro per contribuire al pagamento della sala comunale (quella del Policampus, ndr.) per partecipare ad un’iniziativa scolastica ritenuta, evidentemente, non necessaria. «Ma non si è trattato di un’iniziativa scolastica - precisa Bordoni, che intende spiegare per filo e per segno come è andata la vicenda -. I ragazzi dell’ultimo anno del liceo Piazzi Perpenti a fine ottobre mi hanno chiesto di parlare del referendum. Io non ho le competenze per poter entrare nel merito di nessuna delle posizioni, così mi sono offerto di organizzare un incontro con due rappresentanti politici. Da parte degli studenti ho visto un grande interesse, così ho contattato il senatore Mauro Del Barba del Pd per spiegare le ragioni del “Sì”, e Giacomo Calliendo, magistrato e senatore del Pdl per la fazione del “No”. Ho pensato che sarebbe stato interessante estendere l’incontro a tutti i ragazzi dell’ultimo anno delle scuole sondriesi, ma nessuno dei dirigenti a cui ho scritto, escluso quello del Pio XII, si è degnato di rispondermi, esattamente come il sindaco Alcide Molteni, il presidente del Consiglio comunale Carlo Zanesi e i capogruppo di maggioranza che avevo contattato. Solo quelli di minoranza hanno accettato con entusiasmo il mio invito».

Gianfranco Bordoni ha quindi deciso di andare avanti da solo, organizzare il dibattito in qualità di amministratore locale e non di professore, si è fatto carico dell’organizzazione e della gestione dell’incontro, che si è svolto il 19 novembre, dalle 10 alle 12.30. «I ragazzi si sono organizzati da soli, non si trattava di un incontro obbligatorio, chi non voleva poteva non partecipare - conclude il consigliere comunale -. E la sala era pienissima, gli studenti si sono dimostrati molto interessati. Inizialmente avevamo raccolto 1,50 euro per pagare la sala comunale, che non è gratuita, ma dopo le rimostranze di alcuni genitori ho restituito tutto. Pagherò di tasca mia».