Abbattuto un altro cervo coronato. E la Lav torna a sparare sui cacciatori

Dazio, alla Colmen scoppia la polemica sulla presenza degli ungulati

IL CASO La bestia ammazzata nei boschi della zona di Morbegno

IL CASO La bestia ammazzata nei boschi della zona di Morbegno

Dazio (Sondrio), 22 ottobre 2017 - Un cervo coronato trovato morto nella zona della Colmen, nel territorio comunale di Dazio, impallinato da qualche cacciatore, ma illegalmente, perché si trattava di un capo che non poteva essere cacciato, un maschio adulto ucciso probabilmente la settimana scorsa e lasciato a decomporsi. E la polemica sulla caccia nella Colmen, in realtà mai sopita, riprende vigore.

"L’anno scorso sotto i giochi di prestigio politico hanno fatto sì che un altro territorio valtellinese, sempre più povero di fauna selvatica, fosse dato in pasto alle velleità venatorie - spiega Stefania Sbarra della Lav (Lega antivisezione) di Sondrio -. Il territorio è quello della “Montagna magica”, la Colmen. Su quel cocuzzolo di montagna si dice stanzino poco piu’ di un centinaio di cervi che immancabilmente finiscono spesso a morire sulla statale dato che scendono a cercare l’acqua. Un centinaio di cervi “regalati” ai fucili dei cacciatori dopo 50 anni di protezione. Un gioco politico che non profuma certamente di buono. Un centinaio di cervi “regalati” ai cacciatori a patto che, costoro, almeno salvassero le apparenze di una caccia di contenimento della popolazione di ungulati, rispettando il divieto di non uccidere i maschi adulti coronati ovvero dotati di un bel palco. Purtroppo la dipendenza psichica dei cacciatori non conosce limiti ne prescrizioni".

A tanti non basta l’odore del sangue “normato” che per quanto concerne la Colmen significa sia sparso “legalmente” quello dei piccoli, dei giovani e delle femmine di cervo. No, non basta. "Ci sono quelli che non si accontentano e vogliono anche il sangue di un rivale simbolico al quale strappare via fierezza e potenza - aggiunge Sbarra -. Doti che loro non hanno. Venerdì sulla Colmen in tarda mattinata è stato recuperato il corpo di un cervo coronato ammazzato illegalmente dai cacciatori deputati alla mattanza sulla Colmen. Un bellissimo, maestoso, forte e fiero cervo braccato, cacciato, ammazzato, nonostante il divieto imposto". Le regole nel Piano faunistico della Provincia sono chiare: possono cacciare 20 cacciatori alla volta per 40 capi da abbattere, esclusi i cervi maschi adulti. L’obiettivo è quello di "tenere a bada la popolazione degli ungulati aumentata in modo incontrollato - aveva spiegato a suo tempo il vicepresidente Christian Borromini - creando una situazione insostenibile per la popolazione, sia per l’incolumità della stessa, per i danni alle coltivazioni e all’habitat, e gli incidenti stradali e ferroviari". Così, la Lav due mesi fa aveva chiesto alla Provincia i numeri relativi agli incidenti stradali con cervi e ungulati in generale.