Colorina, migranti al lavoro per il bene di tutta la comunità

"Per i nostri giovani vederli bighellonare per le vie del paese non sarebbe stato d’esempio"

MUNICIPIO Il primo cittadino di Colorina, Doriano Codega (Nat.Press)

MUNICIPIO Il primo cittadino di Colorina, Doriano Codega (Nat.Press)

Colorina, 17 febbraio 2017 - Gestione dei profughi ospiti a Colorina: dopo la raccolta firme degli abitanti interviene il sindaco, Doriano Codega. «Da sempre ci siamo fatti parte attiva con la Prefettura contestando sin dall’inizio al Ministero dell’Interno il numero di migranti, pretendendo a gran voce che l’assegnazione alla struttura (l’albergo Villa dei Tigli, ndr.) non fosse solo frutto della disponibilità manifestata dal soggetto ospitante e che la stessa tenesse conto anche del numero di abitanti nel paese, visto il considerevole ed inevitabile impatto di una forte presenza straniera su un territorio frazionato come il nostro e soprattutto sulla popolazione che lo vive 365 giorni all’anno. Abbiamo condiviso con la Prefettura e con il responsabile della struttura di accoglienza, l’idea d’inserire i migranti, nell’ottica di una restituzione alla comunità ospitante, in un progetto di lavori di pubblica utilità, totalmente gratuiti per l’Ente, volto a far conoscere ai migranti la nostra cultura e le nostre regole, attraverso un fattivo impegno che stimoli la buona condotta di chi è ospite. Il 20 gennaio scorso in Prefettura tale protocollo è stato sottoscritto».

«Il percorso che stiamo portando avanti è chiaro e definito e in questi giorni i migranti hanno iniziato a svolgere le prime mansioni - prosegue il sindaco -. Non potendo quindi opporci legittimamente alle istituzioni sovracomunali, che hanno una competenza esclusiva in materia, abbiamo deciso di partecipare alla gestione del problema per attenuarne gli effetti. Abbiamo immaginato che per i nostri giovani vedere degli stranieri senza occupazione bighellonare tutti i giorni per le vie del paese non fosse un buon esempio di accoglienza e che potesse nascerne anche un problema di ordine pubblico, con possibili ripercussioni sulla sicurezza e sul degrado urbano». Infine il sindaco commenta la raccolta firme: «La vedo come un ulteriore rafforzamento dell’azione amministrativa portata avanti in questi mesi. Giusta l’idea di chiedere la riduzione del numero di migranti e la preferenza per i nuclei familiari piuttosto che per adulti singoli. Unica condizione per noi imprescindibile è che tale iniziativa sia libera, civile, democratica e costruttiva con il solo obiettivo di sensibilizzare la parte operativa del Ministero degli Interni su un tema delicato ed importante come questo».