Colorina, carabinieri: "Lavoratori irregolari nel Centro di accoglienza Villa dei Tigli"

I carabinieri hanno trovato tre dipendenti in nero, due italiani e un nigeriano, e un lavoratore che svolgeva mansioni diverse da quelle da contratto. La struttura non è stata chiusa, multa da 9.500 euro al legale rappresentante

Carabinieri al lavoro

CARABINIERI Acerboni/Fotocastellani.

Colorina, 26 aprile 2017 - A seguito dei numerosi interventi di polizia giudiziaria, effettuati da Reparti dipendenti del Comando Provinciale Carabinieri di Sondrio, presso il “Centro di prima accoglienza dei cittadini stranieri temporaneamente presenti sul territorio” di Colorina,  gestito dalla società Villa dei Tigli srl., al fine di verificare l’osservanza nei confronti del personale occupato delle norme che tutelano le condizioni di lavoro e la sicurezza del luogo di lavoro, personale del Nucleo carabinieri Ispettorato del Lavoro di Sondrio ha effettuato un accesso ispettivo presso la predetta struttura di accoglienza.

Nell'occasione sono stati identificati due lavoratori “in nero” di nazionalità italiana ammessi al lavoro rispettivamente uno con la mansione di coordinatore e responsabile di struttura ed uno con la mansione di addetto alle pulizie; è stato inoltre identificato un lavoratore, anch’esso di nazionalità italiana, irregolare poiché assunto con un contratto di lavoro con mansioni diverse da quelle effettivamente prestate. Nella medesima occasione sono stati raccolti  altresì  elementi utili ad accertare l’irregolare posizione di lavoro di un terzo lavoratore “in nero”, di nazionalità nigeriana, sebbene all’atto dell’accesso ispettivo non fosse presente presso la struttura; lo stesso, in possesso di regolari documenti di soggiorno, è risultato essere non un “ospite alloggiato” presso la struttura di accoglienza, bensì un lavoratore “in nero" ammesso al lavoro in qualità di interprete, accompagnatore e mediatore culturale.

Dalla verifica delle banche dati in possesso al personale operante non si era in grado di verificare la regolare posizione di lavoro dei dipendenti sopracitati e, seppur scaturendo i presupposti per l’adozione del provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale ai sensi dell’art. 14 del Dlgs 812008, non è stato adottato il predetto provvedimento; si è proceduto tuttavia ad allontanare dal luogo di lavoro i soli dipendenti “in nero”, in attesa della completa regolarizzazione del loro rapporto di lavoro a tutti gli effetti. E' necessario precisare che il provvedimento di sospensione, però, non è stato adottato in quanto la società in esame aveva stipulato in data 14/09/2015 con la Prefettura di Sondrio una Convenzione per la messa a disposizione di posti straordinari per la prima accoglienza dei cittadini stranieri temporaneamente presenti sul territorio nazionale, pertanto la sospensione dell’attività avrebbe comportato evidenti problemi di ordine pubblico, in quanto gli “ospiti alloggiati” non sarebbero stati sottoposi ad alcun controllo.

Per quanto sopraesposto, a conclusione dell’attività ispettiva del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Sondrio, veniva sanzionato il legale rappresentate della società in esame, per  aver impiegato  3 lavoratori “in nero” e un avoratore irregolare per un totale di 57  giornate di lavoro in nero;  aver evaso contributi INPS per un importo di 2.368,00 euro; aver violato la normativa giuslavoristica prevista dall’ art. 3 d.l. 12/2002, comma 3 (maxi sanzione lavoro nero); art. 4 bis c.2 d.lgs 181/2000 (omessa consegna della lettera di assunzione); art. 116 comma 8 lett. b) l. 388/2000 (evasioni contributive) per un importo complessivo di 9.500 euro  relativo a  5  sanzioni amministrative.