"Aggredito a morsi da passeggera solo perché non aveva il biglietto"

Il racconto del capotreno assalito da una richiedente asilo nigeriana

Il capotreno mostra il braccio coi segni dei morsi (Orlandi

Il capotreno mostra il braccio coi segni dei morsi (Orlandi

Morbegno, 8 luglio 2017 - "Eravamo già partiti dalla stazione di Morbegno, quando in avvicinamento a quella di Colico, per la precisione fra Delebio e Colico, mi sono avvicinato a una giovane donna di colore, l’unica presente in carrozza, per chiederle il biglietto. E’ a quel punto che è iniziato il mio incubo...". Il 24enne capotreno V.P., originario di Bellano, residente a Sondrio, racconta ad amici e colleghi la sua disavventura capitatagli giovedì sul convoglio numero 5285 partito da Sondrio e con destinazione finale Lecco. È ancora in Valtellina quando il giovane dipendente di Trenord, che ieri pomeriggio ha presentato regolare denuncia ai carabinieri della località lariana coordinati dal comandante Giuseppe “Pino” Cacicia, viene aggredito a morsi da una richiedente asilo di 22 anni che, oltre che per lesioni, potrebbe finire nei guai anche per interruzione di pubblico servizio.

"Mi dice - prosegue - di essere senza biglietto, parlava soltanto in inglese e io nella stessa lingua le facevo presente che non è possibile viaggiare senza biglietto. Mi replica affermando di non avere i soldi. A quel punto le ho chiesto le generalità e un documento d’identità per confermare le generalità. É lì che apprendo che è una richiedente asilo. Ho in mano la carta che prova il suo stato e mentre mi appresto a compilare il verbale, come prima svolgendo il mio lavoro, me li strappa di mano e siccome sul vagone il finestrino era aperto, in quanto non era un treno con l’impianto di aria condizionata, i fogli che mi aveva strappato di mano volano giù dal finestrino". A quel punto la situazione, sempre stando alla dettagliata ricostruzione dei fatti resa agli amici dall’addetto, amici e conoscenti che poi hanno riferito il tutto al vostro cronista, l’immigrata inizia a urlare dando la colpa al capotreno dell’accaduto, cioè dei fogli volati via per l’aria. "Non solo - riferisce il giovane alle dipendenze di Trenord - mi salta addosso e aggredisce a morsi alla spalla sinistra, mi strappa la camicia, mi fa “saltare” la cintura dei pantaloni, cerca di percuotermi. Nel frattempo avviso via telefono le forze dell’ordine, faccio fermare il treno".

Alla fermata di Colico alcuni passeggeri e addetti delle Ferrovie vedono la giovane di colore allontanarsi velocemente, una volta che i carabinieri della pattuglia intervenuta l’hanno identificata (dovrebbe vivere in Val Varrone, poco sopra Dervio), nel sottopassaggio "graffiandosi ripetutamente al volto, per dimostrare che aveva subito lesioni, ma noi abbiamo visto cosa realmente è successo". Anche i sanitari dell’ambulanza giunta allo scalo ferroviario sono stati invitati dal capotreno a prendere diretta visione dello stato di salute della nigeriana: intatta, senza un graffio. Ora l'uomo, con una prognosi di 5 giorni, si sottoporrà al profilassi. Dopo avere sporto denuncia per il gravissimo fatto di cui è stato vittima e avere “incassato” la solidarietà dei colleghi.