Codacons a difesa dei contadini: "Palazzo Muzio paghi i ritardi"

Per la mancata apertura della strada Provinciale

La sede della Provincia di Sondrio (National Press)

La sede della Provincia di Sondrio (National Press)

Cosio Valtellino, 3 ottobre 2017 -  «La Provincia deve risarcire tutti i danneggiati dalla chiusura della strada Provinciale nel tratto Traona-Cosio Valtellino». L’annuncio di ieri è del Condacons e fa seguito alle proteste da parte dei residenti che si sono visti chiudere un tratto di strada inizialmente con la promessa di riaprirla entro quattro giorni, per poi trovarsi «intrappolati» per più di venti. «Gli abitanti e i proprietari delle aziende agricole sono sul piede di guerra dopo l’annuncio della Provincia di prorogare a data da destinarsi la chiusura della strada Provinciale», così riferiscono dall’associazione dei consumatori, ricostruendo la cronistoria degli eventi che hanno portato alla situazione di disagio che si protrae, secondo loro, da troppo tempo.

«Da venti giorni la strada non è praticabile, nonostante l’ordinanza originaria ne avesse disposto la chiusura per soli quattro giorni – continuano - La Provincia di Sondrio deve risarcire tutti i danneggiati da questa decisione. Una decisione che sta creando non pochi grattacapi a chi quella via la usa per lavorare. Il presidente dell’ente, Luca Della Bitta, ha chiesto ancora qualche giorno di attesa. Capiamo che i lavori rivestano grande importanza, ma è anche giusto che chi ha patito dei disagi non preventivabili venga risarcito».

La chiusura era prevista inizialmente dall’11 al 15 settembre, ma l’ordinanza della Provincia è stata successivamente prorogata fino a data da destinarsi con la facoltà di modificare la situazione a seconda delle esigenze del cantiere. Il tratto interessato è quello nei pressi del ponte dell’Adda e la sua temporanea chiusura si è resa necessaria per procedere con i lavori per la realizzazione della nuova strada statale 38. Nel testo dell’ordinanza viene, comunque, sottolineata la possibilità di raggiungere le varie località poste a monte e a valle della chiusura attraverso vie alternative. Ma, come sottolineato nella ricostruzione di Codacons, sia i residenti che chi deve raggiungere la zona per lavoro sta vivendo una situazione di disagio notevole. Il collegamento rimarrà, comunque, chiuso fino a nuovo ordine.