Sei anni e una malattia rara, per Christiano una speranza in Spagna

La madre puntava all’Inghilterra. Il costo per le cure è di 30mila euro di ALESSIA BERGAMINI

Il piccolo Christiano insieme alla madre

Il piccolo Christiano insieme alla madre

Cosio Valtellino (Sondrio), 27 gennaio 2015 - A Carnevale ci si può divertire con un’originale festa in maschera e, contemporaneamente, aiutare Christiano Guaschi, il bimbo di soli 6 anni, residente a Cosio Valtellino, affetto da Msc, una malattia rara e grave che in Italia non viene curata. Proprio per questo, lo scorso agosto, è iniziata una gara di solidarietà che permetta di raccogliere i fondi necessari affinché il bimbo possa sottoporsi alle cure che potrebbero dargli la possibilità di fare una vita normale.

Il caso è finito anche all’Indignato speciale su Canale 5. Il «Grungy’s Carnival Party - Back to the 50s», festa in maschera ispirata agli anni Cinquanta, organizzata da Voliber, dalla biblioteca di Berbenno e dall’Asd Matteo Aili, è una delle iniziative pensate per dare un contributo alla raccolta. L’appuntamento è per sabato 6 febbraio, all’Hotel Salyut di Berbenno, con ritrovo alle 19.45 e cena (con menu tipico valtellinese) alle 20.30, seguita dal concerto dei Boogie Airlines. La quota di partecipazione è di 20 euro per cena e concerto, mentre per il solo concerto è prevista l’offerta libera. Le prenotazioni si ricevono entro il 4 febbraio a volkber.info@gmail.com o al 347.8152300.

Aiutare Christiano significa aiutare un bambino di soli sei anni a vivere come tutti i suoi coetanei. Il piccolo, infatti, soffre di Sensibilità chimica multipla (Mcs), una malattia rara che lo rende intollerante a qualunque sostanza chimica, poiché il suo organismo non riesce a metabolizzarla. E se si pensa che le sostanze chimiche sono praticamente ovunque, si può ben capire come Christiano sia «intollerante al mondo», come non possa nemmeno uscire di casa senza rischiare di sentirsi male. La sua speranza è sottoporsi a cure in un centro specializzato a Londra. Per farlo, però, servono almeno 30mila euro.

«La raccolta fondi sta andando bene, sono stati raccolti oltre 10mila euro - spiega Cristina Bonato, responsabile della raccolta - A ciò si aggiunge una buona notizia, dovuta al fatto che c’è una possibilità di curare Christiano in Spagna. E’ ancora tutto da valutare, ma in questo caso si tratterebbe di un ospedale pubblico e i costi potrebbero essere inferiori. Non bisogna però dimenticare che per la malattia di cui soffre nulla viene rimborsato dal Servizio sanitario nazionale: allo stato attuale delle cose, la mamma di Christiano deve pagare persino le mascherine che il bimbo deve indossare». Chi volesse aiutare il bimbo può farlo partecipando alla serata di Berbenno, ma anche con un versamento sul conto corrente postale numero 1025182690, intestato ad Alessandra Guaschi (mamma di Christiano).