Chiavenna, un punto ristoro a Palazzo Pestalozzi: mal di pancia nel centro storico

L’imprenditore Mastai è interessato. Secco no dai colleghi

Palazzo Pestalozzi a Chiavenna

Palazzo Pestalozzi a Chiavenna

Chiavenna, 21 febbraio 2017 - Malumori nel centro storico di Chiavenna fra i commercianti, che dovranno fare i conti con la libera concorrenza e le decisioni della Giunta. Il caffè Mastai potrebbe aprire infatti a palazzo Pestalozzi, dimora storica comunale. Nulla è ancora definitivo, ma intanto Luciano Mastai, titolare dell’omonimo locale si è detto «interessato ad aprire un nuovo punto ristoro nel palazzo. Tutto è ancora in via ipotetica, ovviamente. Al momento ho discusso con il sindaco alcuni progetti, ma non sappiamo ancora se saranno realizzabili. L’idea è quella di aprire una caffetteria che venda anche i nostri prodotti tipici. Questi sono comunque solo prospetti d’intenti. Prima di poter dire qualche cosa di certo bisognerà attendere il bando pubblico e assicurarsi che lo stabile possa essere messo a norma di legge».

«Circa un anno fa - ha dichiarato il vicesindaco, Davide Trussoni - avevamo fatto un bando informativo. Il bando vero e proprio si sarebbe dovuto aprire entro 90 giorni, ma ci sono stati ritardi, in quanto abbiamo cercato di ottenere, purtroppo senza successo, finanziamenti per ristrutturare il palazzo. Contiamo comunque di far partire il tutto entro qualche settimana. Da quanto è emerso fino ad ora in molti sembrerebbero interessati ad aprire un’attività di ristorazione, ma non solo, abbiamo ricevuto dichiarazioni d’interesse anche da altri fronti. All’interno del palazzo io credo che non ci sia spazio per altre attività di ristorazione, ma le licenze sono state liberalizzate e, in questi casi, il mercato è solito autoregolarsi da solo».

«Se verrà aperta un’altra attività di questo tipo - hanno affermato i fratelli Pavioni, titolari del Caffè Pestalozzi - in molti rischieranno di chiudere. Il mercato è già saturo e non c’è spazio per altre attività di ristorazione. Il Comune dovrebbe considerare molto attentamente l’opportunità di aprire un altro bar qui in centro. Se le voci che circolano dovessero dimostrarsi fondate, non potremmo che dire che il Comune invece di aiutare i commercianti li ostacola». Sta di fatto che il commercio è libero. Mastai oggi può contare su due punti vendita, di fronte alla stazione e quello “storico” in viale Consoli Chiavennaschi.