Bormio, si scioglie l'Associazione albergatori

"Un passo indietro necessario per unire davvero il comprensorio di Bormio"

Bormio è considerata la patria del turismo invernale (National Press)

Bormio è considerata la patria del turismo invernale (National Press)

Bormio, 8 dicembre 2016 - Nei prossimi giorni verrà convocata l’assemblea straordinaria dei soci, ma la decisione sembra ormai irrevocabile: l’Associazione albergatori di Bormio si scioglie. La proposta di scioglimento è arrivata lunedì scorso nel corso dell’assemblea ordinaria da parte del Consiglio direttivo. I soci presenti, dopo una breve discussione, hanno votato favorevolmente la proposta con consenso unanime. A tale proposito seguirà nei prossimi giorni la convocazione dell’Assemblea straordinaria, che sembra però solo una formalità. Il Direttivo, infatti, parla già come se l’associazione non esistesse più e spiega il perchè di questa decisione, condivisa da tutti i soci.

«Il forte segnale di questa scelta è l’esito di una reale condivisione che, per raggiungere l’obiettivo di unire in concreto, e non solo a parole, il comprensorio, sia fondamentale fare un passo indietro - si legge nella nota diffusa ieri mattina per spiegare l’accaduto -. L’augurio è quello che anche gli altri attori del territorio facciano la stessa scelta per convogliare tutte le energie in un’unica sinergia». Insomma, il messaggio è chiaro: basta con un territorio frammentato, per unire il comprensorio serve un’unità di intenti.

«Negli anni trascorsi l’operato della nostra Associazione ha dato tanti contributi, sostituendosi talvolta a vuoti istituzionali - proseguono i membri del Consiglio direttivo -. Ciò è stato fatto nella veste di attori attivi per la crescita del territorio e in uno spirito di collaborazione con tutti, e questo continua a essere il nostro punto di riferimento. Auspichiamo una continuità dei valori che ci hanno tenuti uniti in questi anni a beneficio della nostra Magnifica Terra».

Lo scioglimento dell’Associazione albergatori rappresenta anche una risposta a chi ha accusato il Direttivo di volere solo avere delle «poltrone» e che questo fosse l’unico scopo del sodalizio. «Rispondiamo, inoltre, con fatti concreti alle voci fuori luogo che hanno alluso a una volontà di “occupare sedie”, dimostrando che esse sono il frutto della fantasia di persone in malafede», concludono infatti dall’Associazione bormina.