Giallo in Valmasino, artificieri dell'Esercito a caccia del segnalatore scomparso

Una volta raggiunto il luogo del ritrovamento, sul ghiacciaio Predarossa in Valmasino, dell’oggetto non c’era più traccia

Ricerche dall'alto

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Val Masino, 20 ottobre 2017 -  Era tutto pronto per l’intervento di rimozione di un reperto storico risalente al periodo della Seconda guerra mondiale. L’oggetto, un segnalatore appartenuto ad un aereo tedesco degli anni ‘40, doveva essere fatto brillare dagli artificieri, ma, una volta raggiunto il luogo del ritrovamento, sul ghiacciaio Predarossa in Valmasino, dell’oggetto non c’era più traccia. La storia comincia quest’estate, quando un alpinista aveva rinvenuto il misterioso oggetto tornato alla luce a causa dello scioglimento del ghiacciato. L’uomo, in un primo momento, aveva ritenuto si trattasse di un ordigno. Ma, dopo un’attenta analisi svolta dai militari chiamati a far brillare la “bomba”, si è scoperto fosse un segnalatore, di quelli in uso agli aerei tedeschi. Serviva, in caso di avaria, a segnalare la posizione del velivolo.

Non si tratta di un ordigno in senso stretto, ma per entrare in funzione era necessario attivare una micro carica esplosiva. Dopo la segnalazione, gli artificieri del decimo reggimento guastatori di Cremona, con l’ausilio degli uomini del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza (competenti per operazioni in luoghi impervi) hanno raggiunto la località Sella di Pioda, nel territorio comunale di Valmasino, e hanno recintato l’area per poi stabilire di tornare in un secondo momento e far brillare il segnalatore. La data stabilita è stata rinvitata diverse volte fino a mercoledì, quando, i militari e l’elicottero della Gdf hanno scandagliato la zona, ma del segnalatore non c’era traccia. Se sia stato sepolto dalla neve oppure sia stato scambiato per un oggetto dal valore storico e portato via da qualcuno, incurante di una possibile pericolosità, non è dato sapere.